
Un team di ricercatori ha realizzato un nuovo studio sul Kratom (Mitragyna speciosa), una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Rubiaceae, diffusa in particolare nel sud-est asiatico. Viene usata proprio in queste zone, in particolare in Thailandia, Indonesia e Malesia, anche nella medicina tradizionale. Di solito se ne masticano le foglie fresche oppure secche; in alternativa se ne può fare un decotto.[3]
Pianta del kratom appartiene alla stessa famiglia della pianta del caffè
Descritto per la prima volta nel XIX secolo Pieter Willem Korthals, un botanico olandese, il kratom raggiunge l’altezza massima di 25 cm. La sua foglia ha una forma caratteristica con una punta acuminata e varie venature che possono essere di colore verde, bianco o rosso. La pianta del kratom appartiene alla stessa famiglia della pianta del caffè e con quest’ultima condivide alcune caratteristiche stimolanti anche se non contiene caffeina o teofillina. Gli effetti possono essere simili a quelli degli oppioidi, come specifica news-medical.net.[1]
Effetto stimolante del kratom
Oltre che nella medicina tradizionale, pianta stata usata anche per scopi ricreativi. Una volta masticate le foglie di questa pianta possono avere infatti un effetto stimolante e possono abbassare il livello di affaticamento. Viene per questo usata da persone che svolgono lavori duri come pescatori ed agricoltori. La pianta viene venduta anche in Europa e in generale nei paesi occidentali (dove comunque è molto meno diffusa rispetto a Malesia, Indonesia e Thailandia) in particolare sotto forma di polvere sfusa, di compresse o di capsule.[1]
Kratom può avere anche effetti avversi
Il kratom, come riferiscono i ricercatori nell’abstract, può avere comunque anche effetti avversi se non tossici. Gli effetti avversi sono da ricondurre al suo alcaloide mitraginina anche se gli stessi ricercatori ammettono che questi collegamenti, per essere confermati, necessitano di ulteriori studi, magari più approfonditi. Studiare più approfonditamente gli effetti di questa pianta sul corpo umano è una cosa complicata, spiegano i ricercatori, anche a causa della variabilità nella composizione dei vari prodotti che sono disponibili per il commercio, cosa che rende più difficile la generalizzazione dei risultati. “Il kratom può anche presentarsi con interazioni farmacologiche principalmente attraverso l’inibizione del CYP 3A4 e 2D6, sebbene il significato clinico rimanga sconosciuto fino ad oggi”, spiegano i ricercatori nell’abstract. La farmacologia di questa pianta è solo parzialmente conosciuta, spiegano i ricercatori.[2]