
Porterebbe a risultati molto positivi e soddisfacenti scegliere consensualmente di non essere monogami all’interno di una relazione secondo uno studio condotto da ricercatori della York University e dell’Università dello Utah. Essere non monogami, in maniera consensuale, dunque non considerando tradimenti e scappatelle varie all’insaputa del partner, migliorerebbe la relazione di due persone coinvolte romanticamente. I ricercatori credono che questi risultati mostrino che questa opzione possa essere sana e praticabile.
Spesso le relazioni consensuali non monogamiche
Secondo Samantha Joel, professoressa di psicologia e una delle autrici dello studio, spesso le relazioni consensuali non monogamiche sono stigmatizzate e spesso si dà per scontato che una relazione monogama sia in generale caratterizzata da una qualità più alta rispetto ad una relazione non monogama, anche tra soggetti consensualmente non monogami.
Ma secondo i ricercatori non è così. Si tratta di uno studio interessante anche perché è in effetti il primo nel suo genere. I ricercatori, per giungere alle conclusioni sopraccitate, hanno analizzato le relazioni di vari soggetti interessati alla non monogamia consensuale ma che non ne avevano ancora fatto esperienza. I soggetti sono stati osservati per due mesi mentre tentavano di far sì che le loro relazioni fossero più “aperte”.
Non sono state trovate differenze
Come spiega la stessa Joel, non sono state notate differenze per quanto riguarda la qualità delle relazioni nel periodo in cui le coppie “si aprivano”: “Non sono state trovate differenze nemmeno quando abbiamo confrontato le persone che lo hanno fatto con quelle che non hanno aperto la loro relazione nel corso dello studio”.[1]
In particolare i ricercatori osservavano un aumento definito come “significativo”[1] per quanto riguarda la soddisfazione sessuale e questo caratterizzava soprattutto quelle coppie che cercavano di migliorare proprio delle incompatibilità relative a questa caratteristica nel loro rapporto.