
Un nuovo studio, pubblicato su Frontiers in Neuroscience, ha analizzato l’impatto della ricerca, per quanto riguarda le pubblicazioni scientifiche, sulle neuroscienze dal 2006 al 2015 e ha dimostrato che il numero di papers dedicati alla disciplina è cresciuto enormemente in questi anni. La Cina è emersa come un importante contributore nel comparto delle neuroscienze, saltando dall’11° posto nel 2006 al secondo posto nel 2015 nell’elenco dei paesi più produttivi.
I ricercatori, capitanati da Andy Wai Kan Yeung dell’Università di Hong Kong, hanno analizzato articoli scientifici o recensioni pubblicate sul Web e quelli pubblicati sotto la categoria “Neuroscienze” del Journal Citation Reports tra il 2006 e il 2015. I ricercatori hanno analizzato inoltre anche le principali parole chiave utilizzate nei testi degli articoli registrando il paese di origine di questi ultimi e gli autori.
Il numero di papers di neuroscienze pubblicati ogni anno è aumentato linearmente nel periodo studiato . Ciò mostra che il campo è attivo e cresce senza sosta. In particolare, sono aumentati i testi che trattano la psicologia e le scienze comportamentali.
Il termine più utilizzato è stato “autismo”, mentre i termini “melatonina”, “microglia” e “nervo neurofibrillare”, che si riferiscono alla malattia di Alzheimer, sono apparsi tra i primi 10 negli ultimi tre anni.
Fonti e approfondimenti
- Frontiers | The Changing Landscape of Neuroscience Research, 2006–2015: A Bibliometric Study | Neuroscience (IA)
- Study shows rapid growth in neuroscience research | EurekAlert! Science News (IA)
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