
Il campo delle videocamere scientifiche, utilizzate spesso per osservare la luce, sta facendo passi da gigante negli ultimi anni per quanto riguarda il numero di frame al secondo con il quale si può registrare.
Potete anche dimenticare i pur interessantissimi annunci degli ultimi due o tre anni riguardo alle videocamere che riuscivano a filmare a miliardi di frame al secondo: un nuovo gruppo di studiosi dell’università di Lund in Svezia ha sviluppato una nuova macchina in grado di filmare ad un tasso equivalente a 5 trilioni di immagini al secondo, molto di più di quanto sia stato precedentemente realizzato.
Si tratta di una fotocamera superveloce che potrà risultare utile in campi quali quelli della fisica, della chimica, della biologia e della biomedicina, campi in cui eventi allo stato molecolare o atomico difficilmente possono venire registrati come filmati.
L’applicazione più interessante è relativa alla registrazione della luce: i ricercatori sono riuscita a filmare la distanza che la luce ha percorso e che è paragonabile allo spessore di un foglio di carta. Il tempo che la luce ha impiegato per percorrere questo breve tragitto, che richiede solo un picosecondo, è stato rallentato di un trilione di volte.
La nuova tecnologia è basata su un algoritmo innovativo e cattura diverse immagini codificate in un’unica immagine, poi le riordina in una sequenza video.
Lo strumento potrebbe essere inizialmente destinato ai ricercatori che vogliono acquisire una migliore visione di molti dei processi estremamente rapidi che si verificano in natura.