Una nuova ricerca avverte che i laghi salini in tutto il mondo si stanno riducendo ad un tasso che può essere definito come allarmante.
Laghi quali il Mare Arale dell’Asia, il Mar Morto in Giordania e Israele, l’enorme Lop Nur della Cina e il Lago Popo della Bolivia sono solo alcuni degli specchi d’acqua salati che possono essere citati tra quelli che si stanno riducendo.
Naturalmente si tratta di una notizia non positiva in quanto questi laghi rappresentano habitat fondamentali per diverse specie ma anche per la produzione di sale, utilizzato fin dalla notte dei tempi dall’umanità.
Secondo un nuovo studio, apparso su Nature Geoscience intitolato Declino dei laghi salini del mondo, gli effetti del cambiamento climatico ma anche dell’utilizzo dell’acqua da parte degli esseri umani sui laghi salini risulterebbero drammatici.
Tramite la raccolta di vari dati, gli scienziati hanno compreso che negli ultimi 160 anni i grandi laghi del bacino di Tarim In Cina si sono ridotti di circa il 50%. Ciò ha comportato l’enorme migrazione di masse di uccelli che utilizzavano questo lago o le sue vicinanze per la costruzione dei nidi e per l’alimentazione.
Llo stesso discorso vale anche per il Great Salt Lake (nell’immagine) che è in decisa fase calante: “Anche se il lago è aumentato e diminuito con siccità e inondazioni negli ultimi decenni, la persistenza delle deviazioni idriche ha abbassato il livello del lago a circa 11 metri e ha creato un sacco di laghetti. I piani dello governo per continuare a sviluppare l’acqua nel bacino peggioreranno solo il problema”, dichiara Wayne Wurtsbaugh, uno degli autori dello studio.
Fonti e approfondimenti
- Utah State Today – Utah State University News (IA)
- Decline of the world’s saline lakes | Nature Geoscience (IA), doi:10.1038/ngeo3052
- Crediti immagine: Wayne Wurtsbaugh