
C’è un lago che sfocia nel Mar dei Caraibi in Venezuela e che oramai già da diverso tempo è caratterizzato da una enorme distesa di petrolio sulla sua superficie.
È il lago di Maracaibo che mostra il collasso economico del paese e quello delle principali strutture di raffineria e di trasporto del petrolio che sono andate in rovina, a seguito della crisi che si sta protraendo da anni, creando disastri naturali enormi.
Il lago, grande 13.200 km quadrati, è coperto da una sorta di “marea nera permanente”, come dichiara un lancio di stampa della AFP che riprende le parole della gente del luogo.
Naturalmente si tratta di un pericolo enorme per la fauna e per la flora del luogo nonché per le persone che vivono intorno al lago.
Inutile dire che ogni attività di pesca in questo lago è stata interrotta anche perché i pesci puzzano così tanto di petrolio che nessuno li compra più, come dichiara uno dei pescatori che abita in zona.
Inoltre lo stesso odore del gas che è prodotto naturalmente dal petrolio sulla superficie del lago è così forte che la gente che abita più vicino allo specchio d’acqua di notte non riesce a dormire. Le stesse emanazioni fanno poi star male anche i bambini.
Dove non è presente la macchia superficiale, l’acqua è comunque di colore verde fluorescente e non è raro vedere uccelli che cercano forsennatamente di pulirsi leali dal petrolio appiccicoso.