
Un nuovo articolo scientifico apparso su The Conversation sottolinea gli aspetti positivi del latte materno. Quest’ultimo rappresenta più di un pasto: secondo le autrici dell’articolo, le ricercatrici Darby Saxbe e Jennifer Hahn-Holbrook, la stessa composizione del latte materno cambia notevolmente nel corso della giornata.
Questo significa che al mattino il bambino può ricevere ingredienti diversi rispetto a quelli che può ricevere la sera. Nello specifico di solito il latte mattutino è più energizzante mentre quello serale è più rilassante per il bambino dato che contiene determinati elementi che aiutano a favorire il sonno.
Si tratta di una vera e propria “crononutrizione” che secondo gli stessi ricercatori aiuta i bambini, ancor prima di nascere, a sviluppare la propria biologia circadiana, un aspetto che poi permette al bambino stesso di distinguere meglio il giorno dalla notte una volta nato.
Il senso del giorno e della notte, infatti, nei bambini si sviluppa durante le prime settimane di vita grazie anche a segnali quali la luce del sole e l’oscurità.
Tuttavia questo aspetto può variare fortemente del bambino in bambino: alcuni mostrano infatti diverse fluttuazioni, cosa che si ripercuote poi sui ritmi del sonno e dell’appetito. Alcuni neonati possono avere i loro ritmi giornalieri letteralmente capovolti per mesi: restano maggiormente svegli di notte e dormono di giorno.
Le stesse autrici dell’articolo ammettono che ad oggi non si conosce abbastanza riguardo alla biologia circadiana dei bambini nelle prime settimane o nei primi mesi di vita.
Le stesse ricercatrici lasciano però intendere che proprio il latte materno potrebbe essere uno dei principali fattori responsabili dei ritmi circadiani dei neonati.