Le ondate di calore stanno diventando più frequenti e gravi, ma le attuali misure della loro intensità potrebbero non cogliere il loro vero pericolo. Secondo un articolo pubblicato su Nexus, [1] i ricercatori hanno scoperto che cinque su sei indici comunemente utilizzati non sono riusciti a valutare accuratamente la gravità e la distribuzione spaziale delle recenti ondate di calore mortali in India, Spagna e Stati Uniti.
Mancano standard globali per la gravità delle ondate di calore
Diverse regioni del mondo utilizzano vari metodi per definire e misurare le ondate di calore, ma non esiste uno standard globale unico. Questi metodi spesso si basano su fattori come la temperatura massima dell’aria o includono elementi come radiazioni e vento. Tuttavia, questi indici non sono sempre efficaci, soprattutto nelle aree a bassa umidità dove lo stress da calore può comunque essere mortale.
Qihao Weng, esperto geospaziale presso l’Università Politecnica di Hong Kong, sottolinea la necessità che le comunità scientifiche e decisionali riconsiderino gli indici esistenti per proteggere meglio la salute pubblica.
L’indice letale di stress da calore supera altre misure
Lo studio ha testato sei indici sulle ondate di calore del 2022 e del 2023 in Spagna, Stati Uniti e India. Tra questi, l’indice letale di stress da calore è stato l’unico che ha identificato costantemente condizioni di calore pericolose in diversi climi.
Questo indice tiene conto della temperatura e dell’umidità, che sono cruciali in ambienti a bassa umidità. Mentre altri indici considerano anche l’umidità, l’indice di stress termico letale utilizza un fattore di correzione unico che ne migliora l’accuratezza nel prevedere condizioni pericolose per la vita.
La necessità di una migliore misurazione delle ondate di calore
Nonostante abbiano identificato l’indice di stress termico letale come la migliore opzione attuale, i ricercatori sottolineano che anche questo strumento richiede un ulteriore perfezionamento. Chiedono più ricerca per sviluppare un quadro globale che includa non solo temperatura e umidità, ma anche fattori socioeconomici ed età.