
Un nuovo articolo della Mayo Clinic fornisce interessanti suggerimenti e nozioni per quanto riguarda alcune delle principali specie di zecche presenti negli Stati Uniti. Quelle elencate nel nuovo articolo della Mayo sono zecche che possono mordere anche gli esseri umani.
Zecca di cane americana
La zecca di cane americana (Dermacentor variabilis), conosciuta anche come zecca del legno, è diffusa soprattutto nelle zone ad est delle Montagne Rocciose ma anche in alcune zone della costa del Pacifico. Può provocare la febbre maculata delle Montagne Rocciose e la tularemia. La tularemia, conosciuta anche come febbre dei conigli, è una patologia di origine batterica che viene trasmessa proprio tramite la puntura di vari parassiti tra cui le zecche. Il batterio che la provoca è il Francisella tularensis.
Zecca di legno delle Montagne Rocciose
Anche la zecca di legno delle Montagne Rocciose (Dermacentor andersoni
) si trova nelle aree di questa catena montuosa statunitense ma è presente anche in molte zone del Canada sud-occidentale. Può provocare la febbre da zecca del Colorado, la febbre maculosa delle Montagne Rocciose e la tularemia.
Zecca stella solitaria
La zecca stella solitaria, o zecca Lone Star (Amblyomma americanum), si trova nelle aree orientali e sudorientali statunitensi. Può provocare l’ehrlichiosi, la malattia da virus Heartland (Heartland bandavirus), la malattia da virus Bourbon, la tularemia e la malattia da eruzione cutanea associata alle zecche del sud (Southern tick-associated rash illness, STARI). La STARI è una patologia infettiva emersa nel corso degli ultimi anni che può essere collegata alla malattia di Lyme. Viene trasmessa dal batterio Borrelia lonestari che usa come vettore proprio le zecche che possono pungere anche gli esseri umani.
Zecca asiatica dalle corna lunghe
La zecca asiatica dalle corna lunghe (Haemaphysalis longicornis) può essere invece trovata in varie aree della Cina orientale, del Giappone, della Corea e dell’estremo oriente. Tuttavia è stata individuata anche in diverse zone degli Stati Uniti. Può causare malattie tra cui babesiosi, ehrlichiosi, anaplasmosi e rickettsiosi.