
Un team di ricercatori del National High Magnetic Field Laboratory, Università Statale della Florida, ha scoperto che il legante, derivato dal petrolio, che si utilizza per l’asfalto delle strade una volta esposto al sole forte e all’acqua può rilasciare nell’ambiente composti tossici.
Nello studio, pubblicato su Environmental Science & Technology, viene descritto e analizzato il legante che tiene insieme tutte le componenti dell’asfalto stradale, ossia pietre, sabbia e ghiaia.
Si tratta di una sostanza appiccicosa e nera che è derivata dal petrolio greggio e da quello che resta dal processo di distillazione.
Tramite varie tecniche e con l’utilizzo di spettrometro di massa a risonanza ionica ad alta risoluzione, i chimici dell’istituto della Florida hanno identificato decine di migliaia di molecole diverse, che possono essere contenute anche in una singola goccia di questo legante.
Hanno distesa una quantità di legante utilizzato comunemente per asfaltare le strade su una lastra di vetro. Hanno poi immerso quest’ultima nell’acqua e l’hanno irradiata con un simulatore di luce solare per una settimana.
Alla fine scoprivano che, tramite un processo denominato fotoossidazione, venivano create nuove molecole che penetravano nell’acqua e più tempo passava, più composti tossici venivano rilasciati.
Ed era proprio la luce del sole che era alla base di questo meccanismo dato che il campione irradiato con il simulatore di luce solare aveva un campione di composti tossici al suo interno dopo una settimana 25 volte più grande rispetto al campione di legante che invece era stato lasciato al buio.
“Abbiamo dimostrato definitivamente che il legante per asfalto ha il potenziale per generare contaminanti solubili in acqua, ma l’impatto e il destino di questi saranno oggetto di ricerche future”, spiega Ryan Rodgers, uno degli scienziati impegnati nello studio.
La speranza è che si possa arrivare all’utilizzo di un legante migliore oppure di una sostanza sigillante che protegga l’asfalto e limiti la diffusione di questi composti tossici nell’ambiente.