![asteroide](https://i0.wp.com/notiziescientifiche.it/wp-content/uploads/2021/03/asteroide.jpg?resize=779%2C438&quality=88&ssl=1)
È denominato 2001FO32 e sarà il più grande asteroide ad avvicinarsi al nostro pianeta quest’anno quello che percorrerà i cieli della Terra domani, domenica 21 marzo, verso le ore 17:03, ora italiana. Largo tra 440 e 680 metri, questo enorme asteroide fu scoperto nel 2001 e proprio questo incontro ravvicinato permetterà agli astronomi di effettuare misurazioni più precise di conoscere di più su questo pezzo di roccia.
Ad esempio si potrà capire, tramite l’Infrared Telescope Facility della NASA, un telescopio collocato in cima al Mauna Kea delle Hawaii, di quali minerali è fatto analizzando la luce riflessa del Sole sulla superficie dello stesso asteroide.
Le dimensioni, la velocità di rotazione ed altre informazioni, poi, potranno essere acquisite usando le antenne paraboliche della NASA le quali faranno rimbalzare dei segnali radar sullo stesso asteroide acquisendo altre informazioni.
Quello che già si sa è che è un asteroide con un’orbita molto allungata e inclinata che aumenta di molto la sua velocità quando si avvicina al sistema solare interno per poi rallentare quando la traiettoria lo porta lontano dal Sole.
Quando si avvicinerà al nostro pianeta, l’asteroide 2001FO32 risulterà infatti molto veloce e passerà ad una velocità di circa 124.000 km/h. Il momento di massimo avvicinamento accadrà alle 17:03, ora italiana, di domani. Proprio in quel momento l’asteroide potrà essere visualizzato anche dagli astronomi dilettanti con telescopi amatoriali, soprattutto nei cieli meridionali. Anche alle basse latitudini settentrionali gli astronomi dilettanti potrebbero essere in grado di vederlo.
La sua traiettoria porterà questo asteroide, domani, ad una distanza di soli 2 milioni di chilometri, poco più di cinque volte la distanza tra la Terra e la Luna e, come rivela un articolo che riguarda questo asteroide sul sito del Jet Propulsion laboratori della NASA, non ci sarà alcun pericolo di impatto. Si tratta di un near-Earth object (NEO) monitorato da anni dalla stessa NASA e dal Center for Near Earth Object Studies, un centro gestito dallo stesso Jet Propulsion Laboratory. A seguito di questa breve visita, l’asteroide si avvicinerà di nuovo alla Terra solo nel 2052 quando passerà ad una distanza di 2,8 milioni di chilometri.
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