È un “dispositivo di terapia osmotica” per il trattamento delle lesioni del midollo spinale quello realizzato da un team di ricercatori della UC Riverside e descritto in uno studio apparso su Frontiers in Bioengineering and Biotechnology.
Il team di ricercatori, guidato dal professore di bioingegneria Victor GJ Rodgers e dal professore di scienze biomediche Devin Binder, serve per rimuovere delicatamente il fluido dalla midollo spinale onde abbassare il gonfiore. I ricercatori hanno ottenuto risultati soddisfacenti nei test sui ratti e dichiarano che lo stesso dispositivo potrà essere ulteriormente ridimensionato eventualmente per eseguire anche i primi test gli esseri umani.
Il midollo spinale, infatti, quando danneggiato ferito, può ingrossarsi e ciò abbassa il flusso sanguigno. Questo a sua volta può provocare danni, anche permanenti, alle funzioni motorie e sensoriali. Agire rapidamente per prevenire l’ingrossamento è importante per prevenire i danni più pericolosi. Ad oggi esiste solo una terapia, quella steroidea con metilprednisolone che, come rileva il comunicato stampa apparso sul sito della California a Riverside che presenta lo studio, non risulta molto efficace.
Il nuovo dispositivo è fatto con una membrana semipermeabile collegata ad un idrogel. Una volta collocato midollo spinale esposto attiva un trasporto osmotico per ridurre l’edema provocato a seguito della lesione del midollo spinale provocata da un incidente come la contusione.