
Un esame del sangue potrebbe permettere la rilevazione di un trauma cranico in meno di 15 minuti. È quanto descritto in un nuovo studio apparso sul Journal of Neurotrauma e realizzato da David Okonkwo, direttore del Neurotrauma Clinical Trials Center dell’Università di Pittsburgh.
Secondo il team di ricercatori è possibile infatti rilevare la presenza e il livello di proteina acida fibrillare gliale (GFAP) e, tramite questa rilevazione, è possibile determinare con un ottimo livello di precisione il livello di gravità di una lesione del cervello.
Questo metodo potrebbe rivelarsi utile per rilevare le lesioni cerebrali traumatiche in pochi minuti e senza praticare le scansioni con tomografia computerizzata, qualcosa che farebbe risparmiare oltre che tempo anche milioni di dollari per le spese mediche.
I ricercatori, aiutati dai tecnici della Abbott Laboratories, hanno anche creato un dispositivo portatile con una cartuccia interna per misurare la GFAP nel sangue. Questo nuovo metodo, insieme a questo nuovo dispositivo, potrebbero far capire ai medici, anche nelle situazioni di emergenza, se una persona bisogno di ulteriori cure perché sussiste una lesione cerebrale traumatica: “Che tu stia testando un soldato ferito in combattimento o un paziente in un piccolo ospedale rurale con risorse limitate, gli operatori sanitari potrebbero avere le informazioni critiche di cui hanno bisogno – in pochi minuti – per curare la lesione cerebrale di ogni paziente”, spiega Okonkwo.
In passato, come marcatore diagnostico delle lesioni cerebrali traumatiche, era stata presa in considerazione anche la proteina S100B, una proteina simile alla GFAP, ma poi quest’ultima si è rivelata più efficiente.
Approfondimenti
- Point-of-Care Platform Blood Biomarker Testing of Glial Fibrillary Acidic Protein versus S100 Calcium-Binding Protein B for Prediction of Traumatic Brain Injuries: A Transforming Research and Clinical Knowledge in Traumatic Brain Injury Study | Journal of Neurotrauma (IA) (DOI: 10.1089/neu.2020.7140)