
Quando si sente parlare dell’animale più veloce del mondo spesso il pensiero va ai ghepardi o ad uccelli rapaci quali i falchi. In effetti i ghepardi possono correre ad una velocità che può superare i 100 km/h mentre i falchi possono raggiungere velocità ancora maggiori (in picchiata possono superare i 400 km/h).
Tuttavia una nuova ricerca conferma che l’essere vivente più veloce sulla Terra è un microrganismo unicellulare, lo Spirostomum ambiguum, un essere vivente che si trova comunemente nei corpi acquosi. Nonostante sia un organismo cellulare, questi microrganismi possono raggiungere anche le lunghezze di 3-4 mm.
La velocità di questo microscopico vermiciattolo dalla forma allungata è per certi versi strabiliante. Grazie a piccoli peli simili a ciglia riesce ad ottenere un’accelerazione estremamente rapida contraendo il corpo e accorciandolo di oltre il 60% in pochi millisecondi passando dalla forma di un verme tipico allungato a quella tipica di un pallone di football americano.
Ancora non è chiaro come riesca a scattare in questo modo senza danneggiare quelle che sono comunque fragili strutture interne ma uno studio portato avanti dal professor Saad Bhamla del Georgia Institute of Technology sta cercando di chiarire proprio questo aspetto.
Secondo Bhamla non si tratta neanche di uno studio fine a se stesso: se si riesce a capire come questo piccolo protozoo agisce, le informazioni possono essere utilizzate per costruire robot microscopici che si muovano velocemente con un consumo di energia sempre più basso, il tutto tramite una rimodellazione al computer adottando un approccio ingegneristico: “Vogliamo capire come non siano danneggiati dalla compressione rapida, perché le pressioni interne devono aumentare rapidamente, il che potrebbe farci capire quanto i materiali biologici veramente robusti siano sottoposti a stress e pressioni estreme”.