
Quando si cita l’asteroide che più di 60 milioni di anni fa ha impattato sulla Terra spazzando via i dinosauri, si fa spesso riferimento ad altre specie di esseri viventi che invece hanno prosperato proprio a causa dell’assenza dei dinosauri.
Il primo pensiero va ai mammiferi e dunque anche ai nostri lontani antenati.
Luce del sole bloccata
Tuttavia, secondo un nuovo studio proposto su Scientific Reports, anche una particolare specie, di solito mai presa in considerazione in relazione a questo evento, avrebbe prosperato e il motivo non sarebbe da ricondurre alla scomparsa di dinosauri ma ad un fenomeno geologico che seguì allo stesso impatto.
Quell’enorme collusione causò la formazione di enormi nuvole di polvere intorno al pianeta che bloccarono la luce del sole raffreddando la temperatura globale e annientando le possibilità di vita di molti tipi di piante.
Organismi simbionti
Secondo i ricercatori, però, ci fu un organismo che prosperò, addirittura approfittando di questa maggiore oscurità e del calo delle temperature. Parliamo dei licheni, già conosciuti perché riescono ad adattarsi praticamente a qualsiasi ambiente.
Come specifica Jen-Pang Huang, il primo autore dello studio, i licheni sono ovunque, in città, in campagna, sulle rocce, sugli alberi, eccetera.
Sono considerabili come “organismi simbionti” perché sono fatti di due parti diverse che collaborano insieme. Rappresentano infatti l’associazione tra un fungo, che abbatte il materiale in composizione, e un altro organismo, che può essere un cianobatterio o un’alga, che esegue la fotosintesi.
Licheni non avevano bisogno di tanta luce
Subito dopo l’impatto avvenuto circa 66 milioni di anni fa, le piante tradizionali cominciarono a soffrire grandemente perché la luce del sole cominciava passare in misura minore.
Tuttavia i funghi dei licheni non hanno bisogno della luce del sole per sopravvivere e ciò a lungo andare provocò un netto aumento della diffusione dei licheni stessi in tutto il mondo, come dimostrato dalla documentazione fossile che in generale mostra un aumento delle spore fungine in questo periodo.
Alberi genealogici dei licheni
Per arrivare a questa conclusione, oltre che studiare i resti fossili, i ricercatori hanno analizzato varie sequenze di DNA di tre famiglie licheni e hanno costruito al computer il loro albero genealogico.
I dati indicavano un vero e proprio boom di varie famiglie di licheni avvenuto 66 milioni di anni fa.
Non tutti i licheni ne approfittarono: alcuni si estinsero ma i macrolicheni frondosi invece si diffusero sempre di più.
Estinzioni hanno modellato il nostro ambiente
Tra le altre cose questo studio dimostra quanto l’ambiente naturale che vediamo oggi sia stato modellato da eventi del tutto casuali e dalle estinzioni di massa e a tal proposito quella che coinvolse i dinosauri è stata in tal senso una delle più determinanti, come specifica Thorsten Lumbsch, curatore del Field Museum ed autore senior dello studio: “La maggior parte di ciò che vediamo intorno a noi oggigiorno in natura è nato dopo i dinosauri”.
Approfondimenti
- Accelerated diversifications in three diverse families of morphologically complex lichen-forming fungi link to major historical events | Scientific Reports (IA) (DOI: 10.1038/s41598-019-44881-1)
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