L’inafferrabile squalo ambulante che può “camminare” sul fondale anche senz’acqua

Credito: mrpbps, flickr, Creative Commons — Attribution 2.0 Generic — CC BY 2.0

I biologi marini sono sempre alla ricerca incessante dei cosiddetti “squali ambulanti”, specie di squali tropicali che usano le pinne in maniera particolare per spostarsi e quasi “camminare” sul fondale del mare, anche in situazioni, come quelle delle basse maree, in cui non c’è acqua. Praticamente si spostano sulla terraferma o quasi. Anche se fanno parte del grosso gruppo degli squali, questi pesci tropicali, individuati soprattutto al largo della nuova Guinea e dell’Australia settentrionale, in realtà destano preoccupazioni solo nei piccoli pesci e negli invertebrati.

Descritti per la prima volta solo pochi anni fa in uno studio condotto da ricercatori di vari istituti internazionali, questi squali sono predatori delle barriere coralline e agiscono soprattutto durante le basse maree. Una delle specie più note è la Hemiscyllium halmahera, una specie di squalo bambù dell’Indonesia. Questa specie è stata descritta dall’analisi di esemplari individuati al largo dell’isola di Ternate, nel 2013, un’isola vicina alla più nota e più grande isola di Halmahera. Come diverse altre specie, questi squali usano le pinne pettorali per spostarsi in maniera molto particolare sul fondo oceanico.

Sono molto resistenti negli ambienti marini con contenuto di ossigeno molto basso e il fatto che si spostino sul fondale procura loro un netto vantaggio sulle prede, soprattutto piccoli crostacei e molluschi, ma anche sui loro predatori che frequentano le zone più in alto. Secondo gli scienziati sono molte le specie di squali “ambulanti” che devono essere ancora scoperte ma il fatto che frequentano soprattutto i fondali oceanici non è un punto a favore per l’individuazione.

Ci sono momenti, però, in cui la marea cambia e alcuni esemplari possono rimanere “intrappolati” in delle pozze poco profonde o con acqua addirittura mancante. Questo è uno dei motivi per cui queste specie si sono evolute per resistere in ambienti con poco ossigeno. Proprio mentre rimangono intrappolati durante la bassa marea e i livelli di ossigeno si abbassano sempre di più, infatti, questi squali possono resistere abbastanza agevolmente senza ossigeno, o comunque con livelli bassissimi, anche per 1-2 ore, continuando a spostarsi sul fondale praticamente senza acqua.

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