L’insalata tutti i giorni fa bene? E se ne mangio troppa?
19-07-2022
Credito: Alexandra Morosanu, Shutterstock, ID: 2157019287
Sappiamo che mangiare verdure quotidianamente è uno dei fattori positivi per la nostra salute in termini di alimentazione ma se prendiamo in considerazione solo l’insalata e se il consumo avviene quotidianamente il discorso vale lo stesso sul medio-lungo periodo?
La risposta è sì, mangiare insalata ogni giorno non solo non procura problemi particolari ma risulta positivo per la salute. Anzi, secondo quanto riportano le linee dietetiche dei CDC statunitensi bisognerebbe mangiare almeno due tazze e mezzo di vegetali al giorno.[1]
Che succede se si mangia insalata tutti i giorni?
Mangiare insalata tutti i giorni fa bene al cuore e contrasta il declino cognitivo.[2] Fornisce inoltre (quasi sempre) il quantitativo consigliato di fibre che un essere umano dovrebbe assumere ogni giorno. La stessa fibra aiuta a ridurre il colesterolo nel sangue e a stabilizzare i livelli glicemici.[3]
Che succede se si mangia troppa insalata?
Di solito il problema non risiede nel quantitativo eccessivo dell’insalata ma nel fatto che questa va a sostituire altri alimenti che contengono nutrienti o anche solo calorie che la sola insalata non contiene o non ne ha sufficienza. L’insalata, in particolare lattuga e simili, è infatti molto saziante, ottima dunque per dimagrire, ma può portare a consumare un livello troppo basso di calorie e di carboidrati che comunque restano importanti in una normale dieta.[4]
Quante volte a settimana si può mangiare l’insalata?
Il consiglio delle principali linee dietetiche riporta che una persona senza particolari patologie intestinali può mangiare insalata ogni giorno e dunque non esiste un vero e proprio limite settimanale del consumo di insalata.
Come condire l’insalata?
Le insalate praticamente non hanno grassi ma il consiglio di includere grassi monoinsaturi o polinsaturi è sempre presente in una normale dieta. Dunque si può pensare di aggiungere ingredienti all’insalata che abbiano questi grassi “buoni”, come avocado, noci, olio di sesamo e soprattutto olio di oliva. In un’insalata, inoltre, possono essere aggiunti anche, carni di salmone e di tonno una volta a settimana.[5]
Perché l’insalata iceberg gonfia la pancia?
Quello della sensazione di gonfiore alla pancia non è un effetto solo dell’insalata iceberg ma un po’ di tutte le verdure crude, in particolare quelle a foglia. Un rimedio sta nel mangiare l’insalata prima del pasto con carboidrati: in questo modo la stessa insalata non permarrà per troppo tempo nell’intestino sviluppando gas intestinali.
Quando l’insalata preconfezionata è da buttare?
In realtà tutto dipende da quando l’insalata è stata confezionata. Per alcuni prodotti possono trascorrere diversi giorni dal momento della raccolta, del lavaggio e del confezionamento fino al momento in cui arriva sullo scaffale. Al di là della data di scadenza il segreto è sempre lo stesso: odorare l’insalata per capire se ha un cattivo odore e guardare se il colore e la consistenza sono cambiati (le foglie di lattuga andate a male, per esempio, diventano più viscose e mollicce).
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