
Il fisico Neil deGrasse Tyson ha fatto alcune dichiarazioni nel corso del suo podcasts Star Talk in relazione al futuro dell’umanità sul lungo, anzi lunghissimo periodo. Anticipiamo che le sue dichiarazioni non promettono molto di buono.
Lo scienziato premette che la Terra verrà comunque distrutta anche se ci vorrà moltissimo tempo: tra circa 4,5 miliardi di anni, infatti, il nostro pianeta sarà completamente vaporizzato dal Sole che si sarà ingrandito al punto tale da aver inglobato il nostro pianeta o comunque al punto tale da averlo incenerito.
A quel punto dovremo trasferirci su Marte ma dopo un certo periodo di tempo anche il pianeta rosso farà la stessa fine della Terra e ci si dovrà spostare sempre più lontano; forse piccole colonie potranno insediarsi sulle lune di Giove e di Saturno.
Sempre che la razza umana non si sia estinta prima e con essa anche l’intelligenza. Non è per nulla remoto, infatti, come sottolinea lo stesso lo scienziato, che un grosso asteroide possa colpire la Terra e provocare l’estinzione della razza umana oppure riportarla, a livello di progresso tecnologico, indietro diversi secoli in un sol botto.
E forse non c’è neanche bisogno di un grosso asteroide. Lo scienziato spiega che i progressi per quanto riguarda il cervello umano e le tecnologie per simularlo nonché della tecnologia in generale potrebbero provocare l’estinzione della razza umana, un’idea di certo non nuova. Se non provocheranno l’estinzione potrebbero avere comunque un impatto negativo sulla nostra specie nei prossimi secoli o millenni e il risultato finale, dopo un certo periodo di tempo, potrebbe essere comunque l’estinzione totale.
Secondo lo scienziato la stessa intelligenza potrebbe risultare una controindicazione alla sopravvivenza di una specie. Potremmo diventare così intelligenti che diventerebbe impossibile sopravvivere: “Una volta che hai il potere sulla natura e le forze della natura sono più grandi di te, allora stai brandendo forze che possono rendere la tua stessa estinzione”.
In effetti microrganismi come batteri o altri simili vivono sulla Terra da miliardi di anni e probabilmente sopravviveranno a qualsiasi asteroide o stravolgimento climatico del pianeta, fino alla sua completa distruzione tra 4,5 miliardi di anni. Credere dunque che l’intelligenza possa rappresentare il fattore determinante in termini di sopravvivenza di una specie potrebbe essere un errore di supponenza fatale.