
I livelli di fiume Mekong sarebbero ai minimi storici secondo un comunicato emesso dalla AFP. In alcune aree, questo fiume, una volta rigoglioso e potente, si è ridotto ad una sottile striscia d’acqua larga poche decine di metri e ciò sta accadendo in particolare nelle aree settentrionali della Thailandia.
Secondo la Commissione del Fiume Mekong (MRC), i livelli dell’acqua del Mekong registrati da giugno a ottobre sono risultati più bassi in circa trent’anni e le previsioni non fanno sperare meglio; nel corso della prossima stagione secca, che si sta avvicinando, livelli potrebbero abbassarsi ancora di più.
Secondo gli ambientalisti sarebbero le numerose centrali idroelettriche con relative dighe, costruite in Laos e in Cina, ad accentuare il problema.
Nonostante queste condizioni, un’altra grossa centrale idroelettrica thailandese, costata 4 miliardi e mezzo di dollari, è entrata in funzione questa settimana nel Laos e gli ambientalisti temono che possa avere pesanti impatti sugli ecoambienti collegati al fiume oltre che sul fiume stesso.
Quest’anno poi le condizioni sarebbero ancora peggiori a causa di un monsone molto più debole.
Il Laos sta tentando di diventare “la batteria” dell’Asia: con le sue decine di centrali idroelettriche, oltre 44 in funzione al momento, situate sostanzialmente sui principali affluenti del Mekong oltre che sul Mekong stesso, le istituzioni locali stanno cercando di risollevare le povere condizioni della maggior parte delle regioni del paese che non ha neanche uno sbocco sul mare.