Locuste, scoperto feromone che le spinge ad aggregarsi in sciami enormi

Sciame di locuste (credito: Bishnu Sarangi, Pixabay, 5241007)

Nel tentativo di capire il processo di aggregazione delle locuste, processi che stanno portando a delle vere proprie piaghe in termini di infestazioni in varie regioni del mondo, un team di ricercatori ha scoperto un importante ruolo del 4-vinilanisolo (4VA), una sostanza emessa dalla Locusta migratoria.
Le locuste sono infatti conosciute perché alcune specie, nel corso della loro esistenza, subiscono una sorta di metamorfosi che, oltre ad apportare alcuni cambiamenti fisici (ad esempio cambiano colore) le porta ad unirsi alle altre e a formare gruppi sempre più grandi, vere e proprie “nuvole” che coprono il cielo e che portano alla devastazione dei campi.

Perché alcune delle specie di locuste diventano, da insetti perlopiù “solitari”, gregarie? Nel tentativo di capirlo i ricercatori hanno analizzato il composto chimico 4-vinilanisolo (4VA) scoprendo che è quello responsabile nell’attirare le altre locuste.
Quando percepiscono questo odore, le locuste tendono ad unirsi in gruppo e a cominciare ad emetterlo. Si crea un ciclo di feedback che porta alla formazione di sciami enormi, a volte composti anche da centinaia di miliardi di esemplari, sciami che possono essere visti anche dai satelliti.
I ricercatori hanno scoperto che il 4-vinilanisolo suscita delle specifiche risposte nel fisico delle locuste, in particolare nella zona delle antenne, che causano un cambiamento radicale nel comportamento.

I ricercatori hanno identificato anche un particolare recettore olfattivo, denominato OR35, che è alla base del funzionamento del 4-vinilanisolo. Eseguendo esperimenti in laboratorio e disattivando questo gene recettore in alcuni esemplari di locuste, tramite la tecnica CRISPR, i ricercatori riuscivano a ridurre le risposte elettrofisiologiche delle antenne e quindi il comportamento tendente all’aggregazione delle locuste. Queste scoperte potrebbero rivelarsi molto importanti per arrivare a nuovi tipi di strategie onde contrastare l’atteggiamento fortemente “gregario” di questi animali, ad esempio per la creazione di nuove tipologie di insetticidi indirizzati solo alle locuste gregarie.
Si potrebbero forzare queste locuste a non aggregarsi: sottoposte all’azione chimica dell’eventuale composto tornerebbero a vivere in maniera a solitaria e pacifica.

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