
Parliamo spesso di transizione ecologica e alla base di questa transizione c’è un fattore che molti ritengono come fondamentale: l’utilizzo sempre più massiccio delle auto elettriche. Tuttavia poco spesso ci si sofferma su un piccolo particolare che forse tanto piccolo non è: che fine faranno i milioni di batterie delle auto elettriche che non saranno più utilizzabili?
- Riciclaggio delle batterie delle auto elettriche può essere pericoloso
- Batterie dei veicoli elettrici possono rilasciare tossine
- 145 milioni di veicoli elettrici nel 2030
- Imporre delle regole “dall’alto” non è facile
- Riciclaggio resta comunque fondamentale per la gestione delle batterie
- Note e approfondimenti
Riciclaggio delle batterie delle auto elettriche può essere pericoloso
Sappiamo benissimo che riciclare le batterie delle auto in generale non è una cosa facilissima e sappiamo anche che disfarsene può rappresentare un pericolo rilevante per l’ambiente. Tuttavia per le batterie delle auto elettriche c’è qualche problema in più.
Il processo di riciclaggio dei materiali contenuti delle batterie dei veicoli elettrici è in generale laborioso e dispendioso e spesso supera anche i costi per l’estrazione di nuovi materiali dall’ambiente. Pensare che il riciclaggio possa essere un settore universalmente redditizio è una cosa di fantasia, come spiega Leo Raudys, amministratore delegato dell’organizzazione no profit che si occupa proprio della logistica e del riciclaggio delle batterie scariche.[2]
Batterie dei veicoli elettrici possono rilasciare tossine
E quindi se dovesse essere tutte dismesse? Secondo un nuovo articolo apparso sul sito di Science, il problema principale delle batterie delle auto elettriche, che sono sostanzialmente quelle agli ioni di litio, risiede nel fatto che possono rilasciare delle tossine tra cui metalli pesanti. Anche per questo il riciclaggio può diventare un’attività molto pericolosa, come specificato da Dana Thompson, una scienziata dei materiali dell’Università di Leicester. Operazioni eseguite in maniera troppo avventata possono danneggiare la batteria in sede di riciclaggio e provocare il rilascio di fumi tossici.[1]
145 milioni di veicoli elettrici nel 2030
Quello del riciclaggio delle batterie è uno dei problemi del settore delle auto elettriche che dovrebbero essere affrontati già oggi.
Non si è parlato molto della questione fino ad ora perché i veicoli elettrici sono sempre stati abbastanza rari. Tuttavia sempre più case automobilistiche stanno annunciando progetti che vedranno la produzione di veicoli elettrici sostituire quella dei veicoli a motore termico. Secondo Science, ci saranno almeno 145 milioni di veicoli elettrici in circolazione nell’anno 2030. Nel 2021 erano appena 11 milioni.[1]
Imporre delle regole “dall’alto” non è facile
Naturalmente i governi stanno cercando di attrezzarsi anche imponendo nuove regole per il riutilizzo dei componenti di queste batterie ma la sensazione è che ci sia un certo ritardo che potrebbe costare caro. Inoltre imporre delle regole “dall’alto” non è facile: le batterie possono essere molto diverse per quanto riguarda la loro costruzione e la chimica di base. Creare dunque dei sistemi di riciclaggio “universali” o quasi forse non è neanche fattibile.
Riciclaggio resta comunque fondamentale per la gestione delle batterie
Quel che è certo è che il processo di riciclaggio per quanto riguarda le batterie dei veicoli elettrici è fondamentale anche solo per controllare i livelli dei metalli chiave che vengono usati nelle batterie e le cui scorte non sono di certo illimitate su questo pianeta. È importante, spiega su Science Gavin Harper, uno scienziato dell’Università di Birmingham ed esperto di questioni politiche riguardanti i veicoli elettrici, creare dei flussi sostenibili, almeno per quanto riguarda i materiali critici.