
Il mistero riguardante la macchia fredda nella radiazione cosmica di fondo sta impegnando numerosi scienziati già da un bel po’ di anni. Si tratta di una porzione dello schema che ricrea la radiazione cosmica di fondo che risulta più freddo delle altre zone, inusualmente.
Inizialmente si era pensato che questa “macchia fredda” fosse rappresentata da una semplice porzione di spazio più vuoto rispetto allo spazio circostante, ossia una porzione dell’Universo con un numero minore di galassie.
Secondo un nuovo studio, portato avanti dagli astronomi della Royal Astronomical Society (RAS), questo punto freddo così esteso e con un confine così netto non può esistere. Potrebbe però essere rappresentato da un insieme di più vuoti piccoli che popolano questo “cold spot” come se fossero bolle.
Tuttavia la spiegazione relativa alle “piccole” bolle non aiuta a decifrare la differenza di temperatura tra questa zona e le altre.
Secondo Le simulazioni, esiste una possibilità del 2% che questo speciale posto nell’Universo si sia formato in modo semplicemente casuale, grazie ad una fluttuazione, improbabile ma non impossibile, spiegabile con il modello standard.
Tuttavia l’aspetto più interessante della ricerca è relativo alla possibilità, remota secondo quanto gli stessi scienziati coinvolti nella ricerca lasciano intendere, che questa macchia fredda possa essere spiegata in maniera più “esotica”: il punto freddo potrebbe essere il risultato di una collisione tra il nostro Universo ed un altro Universo parallelo.
Quel che è certo è che questo punto freddo rimane un unicum nella mappa della radiazione cosmica di fondo e che numerosi studi, negli anni a venire, dovranno essere effettuati per offrire spiegazioni più concrete.
Fonti e approfondimenti
- New survey hints at ancient origin for the Cold Spot (IA)
- [1704.03814] Evidence against a supervoid causing the CMB Cold Spot (IA)
- Macchia fredda nella radiazione cosmica di fondo – Wikipedia (IA)
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