
Esiste un collegamento tra i livelli di glucosio nel sangue e la steatosi epatica non alcolica secondo uno studio condotto da ricercatori della School of Nursing della Duke University. I ricercatori hanno scoperto che livelli di glucosio nel sangue (glicemia) medi più alti nell’anno che precede ad una biopsia epatica potevano essere collegati ad un gonfiore più grave delle cellule del fegato.
In questo caso i ricercatori, che hanno pubblicato il proprio studio sulla rivista Hepatology,[2] si sono serviti dei dati, relativi soprattutto ai livelli di glucosio nel sangue, di 713 soggetti adulti con malattia del fegato grasso. I dati erano stati prelevati prima di una biopsia epatica.
Nello specifico scoprivano che per un aumento di un punto percentuale dell’emoglobina HbA1c nell’anno che precedeva la biopatia, il rischio di incorrere in fibrosi gravi aumentava del 15%.[1]
I ricercatori scoprivano anche che i soggetti caratterizzati da un controllo moderato dei livelli di glucosio per un periodo di cinque anni, invece di un controllo ottimale, mostravano un gonfiore più grave delle cellule del fegato e un rischio più grande di incorrere in cicatrici epatiche avanzate.[1]
Secondo l’endocrinologa Anastasia-Stefania Alexopoulos, autrice principale dello studio, non ci sono trattamenti efficaci approvati per la steatosi epatica non alcolica, detta anche malattia del fegato grasso, una patologia che è in netto aumento. Dunque trovare informazioni che possono aiutare a ridurre il rischio di questa malattia, cosa che in effetti questo studio ha fatto, risulta evidentemente molto importante.[1]