
Un team di ricercatori ha fatto un’importante scoperta riguardo alla malattia di Crohn. I ricercatori della Scuola di Medicina della Case Western Reserve University hanno infatti scoperto che bloccando l’interleuchina-1α (IL1α), una proteina che regola i livelli di infiammazione nell’intestino, è possibile ridurre la gravità dell’infiammazione dello stesso intestino nei topi con la malattia di Crohn.
Lo studio è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.
L’effetto positivo che si ha con la neutralizzazione dell’IL-1α è dovuto ad una rimodulazione del microbioma intestinale e ad una correzione della disbiosi della mucosa. La neutralizzazione di IL-1α migliorava inoltre l’ileite cronica consolidata e proteggeva i topi dallo sviluppo di colite acuta indotta da destrano sodio solfato (DSS).
Per quanto riguarda il microbioma, nello specifico la neutralizzazione di IL-1α comportava una riduzione dei proteobatteri, in particolare una presenza ridotta della specie Helicobacter, e una maggiore presenza di Mucispirillum schaedleri e di Lactobacillus salivarius, come spiegato nell’abstract dello studio.
Nel comunicato stampa interviene Fabio Cominelli, professore di medicina e patologia della Case Western Reserve nonché responsabile del reparto di gastroenterologia dell’University Hospitals Cleveland Medical Center: “Questo è uno dei primi studi, a nostra conoscenza, che collega l’effetto di una citochina specifica, come IL1, al microbioma intestinale”.
Si tratta di un progetto che, secondo lo stesso Cominelli, “ha il potenziale per sviluppare una nuova terapia biologica per i pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD)”.