
Un legame “bidirezionale” tra la malattia infiammatoria intestinale e la depressione è stato individuato da un team di ricerca della Keck Medicine della University of Southern California. Inoltre il collegamento esiste anche per i fratelli delle persone che soffrono di malattia infiammatoria intestinale. Come riferisce Bing Zhang, l’autore principale dello studio nonché gastroenterologa alla Keck, sembra esserci “una sovrapposizione clinica tra entrambe le condizioni ed è il primo studio a studiare l’associazione bidirezionale tra IBD (malattia infiammatoria intestinale, n.d.r.) e depressione nei fratelli”.[1] Lo studio è stato pubblicato sulla Journal of Gastroenterology and Hepatology.[2]
I dati
I ricercatori hanno usato i dati raccolti nel corso di 11 anni di pazienti con malattia infiammatoria intestinale oppure con depressione e dei loro fratelli che non avevano nessuna di queste due condizioni. I dati erano contenuti in un grosso database del National Health Insurance Research Database di Taiwan. Questi dati sono stati confrontati con quelli di persone di un gruppo di controllo (soggetti che non avevano queste due condizioni ma che avevano altre caratteristiche, come sesso, età e lo stato socioeconomico abbastanza simili).[1]
Scoperte
I ricercatori scoprivano che i pazienti a cui era stata diagnosticata la malattia infiammatoria intestinale mostravano probabilità 9 volte più grandi di andare incontro alla depressione. Il dato più interessante, però, riguardava i loro fratelli (che, ricordiamo, non soffrivano né di depressione né di malattia infiammatoria intestinale): questi ultimi mostravano una probabilità più grande di circa il doppio di sviluppare depressione.
Scoprivano, inoltre, i pazienti con depressione mostravano probabilità doppie di sviluppare anche malattia infiammatoria intestinale e che i fratelli senza depressione mostravano una probabilità più grande di circa una volta e mezzo di andare incontro alla malattie infiammatorie intestinali.[1]
Collegamento forse spiegabile con il ruolo del “caregiver”
Mentre il fatto che le persone con malattia infiammatoria intestinale risultino più inclini ad andare incontro alla depressione ha senso, meraviglia di più lo stesso collegamento (anche se in percentuali minori) riguardanti i loro fratelli. Secondo il ricercatore il rischio più alto di depressione tra i fratelli delle persone che soffrono di malattia infiammatoria intestinale si spiega con lo stress e tutto ciò che è correlato al ruolo del “caregiver”, un ruolo che evidentemente i fratelli rivestono in questi casi.[1]
Pazienti depressi più inclini a malattia infiammatoria intestinale
Inoltre anche il fatto che i pazienti con depressione risultavano più inclini alla malattia infiammatoria intestinale ha sorpreso i ricercatori. Secondo Zhang si tratta di un’informazione che può essere collegata al cosiddetto “asse intestino-cervello”. Si tratta di una connessione, già scientificamente provata da diversi studi, che esiste tra il sistema gastrointestinale e il sistema nervoso centrale, e quindi il cervello.[1]
Note e approfondimenti
- New study shows bidirectional link between inflammatory bowel disease and depression
- Bidirectional association between inflammatory bowel disease and depression among patients and their unaffected siblings – Zhang – – Journal of Gastroenterology and Hepatology – Wiley Online Library (DOI: 10.1111/jgh.15855)