
Negli ultimi 12 anni sono state descritte mille nuove specie di mammiferi e già solo questa informazione potrebbe servire per comprendere che sulla Terra ci sono molti più mammiferi di quanto pensiamo e che molti di essi non sono stati ancora descritti o scoperti.
Una ricerca, pubblicata sul Journal of Mammalogy, conferma questo alto tasso di nuove scoperte e aggiunge che esse sono state rese possibili soprattutto grazie all’avanzamento nei metodi di analisi del DNA, oltre, naturalmente, all’esplorazione diretta sul campo.
L’intero elenco di tutti i mammiferi catalogati fino ad ora è presente sul sitodel Mammal Diversity Database (vedi il link più sotto) che riporta un totale di 6495 specie totali (di cui 96 recentemente estinte). Il sito Web è finanziato dall’American Society of Mammalogists e e dalla National Science Foundation.
Per capire l’andamento degli aumenti, l’articolo di presentazione, apparso sul sito della Oxford University Press, dello studio parla di 4631 specie di mammiferi catalogate nel 1993, di 5416 specie nel 2005 e di 6495 specie catalogate ad oggi.
Attualmente il tasso è di 25 specie di nuovi mammiferi riconosciute ogni anno. La maggior parte di essi vive nella regione neotropicale (America centrale, Caraibi e Sud America) mentre il destro vive nelle regioni tropicali dell’Africa, dell’Asia E del sud-est indiano.
Un problema che rilevano i ricercatori è dovuto però al fatto che le nuove scoperte non sono “sincronizzate” con le pubblicazioni e ciò può portare a problemi nella designazione delle specie a maggior pericolo di estinzione e ostacolare gli sforzi di conservazione.
Proprio per questo Nathan Upham, ricercatore presso la Yale University e autore dello studio, si propone di centralizzare le informazioni sulla diversità delle specie di mammiferi permettendo dunque una “democratizzazione” dell’accesso a queste informazioni ai fini di studio. Da qui la creazione del database sul Web di cui sopra.
Fonti e approfondimenti
- ASM Mammal Diversity Database (IA)
- How many species of mammals are there? | Journal of Mammalogy | Oxford Academic (DOI: 10.1093/jmammal/gyx147) (IA)