
La mandorla è il seme dell’albero di mandorlo (Prunus dulcis), una pianta che appartiene al gruppo delle Rosaceae conosciuta anche per i sui fiori bianco-rosati che nascono prima delle foglie. Si tratta di uno dei primi alberi da frutto che fiorisce quando finisce l’inverno, quando ancora ci sono gelate mattutine.
Si crede che gli esseri umani abbiano cominciato a coltivare questi alberi già nel 3000 a.C. tanto che le stesse mandorle vengono menzionate nella Bibbia e già allora erano considerate come un alimento pregiato, spesso dato in dono.
Cosa c’è nelle mandorle?
Le mandorle possono essere un’ottima fonte di vitamina E, di fibre, di grassi monoinsaturi e di biotina, detta anche vitamina B7. Quest’ultima ha un ruolo in vari processi metabolici, in particolare quelli collegati all’utilizzo, da parte del corpo, dei grassi, degli aminoacidi e dei carboidrati.
Le mandorle possono contenere anche diversi minerali come il fosforo, il calcio e il magnesio, e, in tracce più piccole, anche rame.
Le mandorle sono anche particolarmente ricche di fittoni clienti tra cui steroli vegetali.
Quante calorie ci sono nelle mandorle?
Secondo la Harvard T.H. Chan School, un’oncia di mandorle (circa 29 g, circa 23 mandorle) fornisce all’incirca 165 calorie. Facendo un veloce calcolo, una singola mandorla apporta intorno alle 7 calorie.
Come si può vedere dai numeri è un alimento abbastanza calorico ma anche ricco di nutrienti e con i grassi che sono composti quasi tutti da grassi monoinsaturi.
23 mandorle apportano all’incirca 6 grammi di proteine, 6 grammi di carboidrati, 14 grammi di grassi (di cui il 5% saturi, il 15% polinsaturi e l’80% monoinsaturi) e 3 grammi di fibre.
Mandorle: effetti sulla salute
Alcuni studi hanno suggerito che c’è un collegamento positivo tra un più basso rischio di malattie cardiache e il consumo di mandorle. Queste ultime, infatti, abbassa il colesterolo totale e quello LDL e producono effetti positivi anche sulle infiammazioni oltre ad avere effetti antiossidanti.
In particolare gli steroli vegetali contenuti all’interno delle mandorle possono avere un effetto positivo per quanto riguarda l’assorbimento del colesterolo e degli acidi biliari. Il grosso quantitativo (in termini percentuali) di grassi insaturi nelle mandorle, poi, può avere un effetto benefico per quanto riguarda il profilo lipidico e ciò accade in particolare quando si consumano le mandorle al posto di altri cibi più ricchi di grassi saturi e dei carboidrati raffinati.
I fitonutrienti delle mandorle, poi, hanno effetti benefici sul microbioma intestinale oltre che sul livello di resistenza all’insulina e sui vasi sanguigni.[1]
Le mandorle fanno ingrassare?
Secondo quanto riferisce la Harvard T.H. Chan School, anche se le mandorle hanno un contenuto calorico relativamente alto, non ci sono studi che hanno supportato l’esistenza di un collegamento tra l’aumento di peso e l’assunzione delle mandorle. Anzi, alcuni studi hanno collegato il consumo di mandorle ad una minor aumento di peso e a un rischio più basso di obesità. Ciò è da ricondurre, probabilmente, all’alto contenuto di grassi benefici e di fibre che donano una maggiore sensazione di pienezza, cosa che naturalmente fa poi mangiare di meno.[1]