Un team di ricercatori della Penn State ha svolto un interessante e relativamente ampio esperimento sul consumo quotidiano di avocado convolgendo più di 1000 partecipanti giungendo a conclusioni riguardanti gli effetti sul grasso nell’addome e sul colesterolo.[1] Lo studio è stato pubblicato sul Journal of American Heart Association.[2]
L’esperimento
I ricercatori hanno coinvolto 1008 persone con elevata circonferenza della vita. Metà dei partecipanti doveva mangiare un avocado al giorno mentre gli altri dovevano continuare con la loro dieta abituale e dovevano limitare il consumo degli avocado a meno di due al mese. L’esperimento durava 6 mesi e i ricercatori misuravano, utilizzando la tecnica della risonanza magnetica, il grasso nell’addome e intorno agli altri organi prima e dopo la fine dello studio.[1]
Risultati
Joan Sabaté, professore della Loma Linda University School of Public Health, spiega che il consumo di un avocado al giorno, aggiunto alla dieta abituale dei soggetti con elevata circonferenza della vita, non produceva un aumento di peso corporeo rispetto ai soggetti che non aggiungevano l’avocado quotidiano. Si tratta di un aspetto positivo, secondo il ricercatore, perché mostra che il consumo quotidiano di avocado non influisce sul peso e sul grasso addominale[1] anche se, come riferiscono i ricercatori nel paragrafo conclusivo dell’abstract, non sembra neanche ridurli nei soggetti con elevata circonferenza della vita.[2]
Effetti dell’avocado sul colesterolo
I ricercatori però scoprivano un altro aspetto sicuramente positivo: un avocado al giorno poteva essere collegato ad un livello più basso di colesterolo totale di 2,9 milligrammi per decilitro e di colesterolo LDL di 2,5 mg/dl.[1]
Secondo Penny Kris-Etherton, professoressa di scienze nutrizionali alla Penn State, il consumo di avocado può essere considerato come “un’aggiunta benefica a una dieta ben bilanciata”. “Incorporare un avocado al giorno in questo studio non ha causato aumento di peso e ha anche causato una leggera diminuzione del colesterolo LDL, che sono tutti risultati importanti per una migliore salute”, spiega la ricercatrice.[1]