Mangiare fibre e carboidrati non raffinati a 50 anni, ecco cosa succede 30 anni dopo

Un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open[1] rivela come la qualità dei carboidrati consumati a metà della vita possa influenzare il benessere nelle età avanzate. Analizzando oltre trent’anni di dati di quasi 48 mila donne, i ricercatori hanno identificato un legame diretto tra una dieta ricca di fibre e carboidrati non raffinati e un invecchiamento sano.

Carboidrati sì, ma di qualità

La ricerca si è concentrata su donne seguite dal 1984 al 2016, che nel 2016 avevano tra i 70 e i 93 anni. Quelle che in età media assumevano più carboidrati totali e ad alta qualità, soprattutto da frutta, verdura, legumi e cereali integrali, avevano tra il 6% e il 37% di probabilità in più di invecchiare in buona salute. L’effetto opposto si è registrato invece con il consumo di carboidrati raffinati e verdure amidacee, associati a una probabilità inferiore del 13% di un invecchiamento sano.

Fibre protagoniste della salute

Le fibre alimentari si sono rivelate cruciali. Quelle totali e quelle derivanti da frutta, verdura e cereali erano tutte associate a un invecchiamento più favorevole. Secondo i ricercatori, l’effetto delle fibre potrebbe essere legato a meccanismi che coinvolgono il microbiota intestinale e la riduzione dell’infiammazione cronica. Anche il carico glicemico si è mostrato favorevole, mentre un indice glicemico elevato e un alto rapporto carboidrati/fibre sono stati associati a risultati peggiori.

Risultati coerenti e robusti

I dati dello studio, che ha escluso le persone con malattie croniche preesistenti, suggeriscono che le buone abitudini alimentari a metà della vita possono influire sulla salute mentale, fisica e sulla longevità. I risultati sono rimasti solidi anche quando le analisi sono state ripetute con un aggiornamento cumulativo dei dati alimentari e quando si è tenuto conto di altri nutrienti come le vitamine del gruppo B e i polifenoli.

Nuove prospettive per l’alimentazione

Andres Ardisson Korat, autore principale dello studio, sottolinea quanto queste evidenze rafforzino l’idea che le scelte alimentari fatte a metà della vita possano determinare il benessere in età avanzata. Anche Qi Sun, autore senior, conferma che i benefici del consumo di vegetali, frutta e cereali integrali non riguardano solo la prevenzione delle malattie, ma toccano anche aspetti cognitivi e fisici della qualità della vita. Serviranno ulteriori ricerche per verificare questi risultati in popolazioni più eterogenee, ma il messaggio è chiaro: la qualità dei carboidrati conta davvero.

Approfondimenti

  1. In Healthy Aging, Carb Quality Counts | Newswise
  2. Dietary Carbohydrate Intake, Carbohydrate Quality, and Healthy Aging in Women | Nutrition, Obesity, Exercise | JAMA Network Open | JAMA Network
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