Manoscritto Voynich decodificato (in parte) con l’intelligenza artificiale

Il manoscritto Voynich è un antico manoscritto del XVII secolo considerato un documento appartenuto all’imperatore Rodolfo II del Sacro Romano Impero. Il manoscritto è stato scritto in una lingua mai identificata tanto che non è neanche chiaro se il testo scritto rappresenti qualcosa che abbia un significato o resti solo una facezia senza senso.

Un gruppo di studiosi di esperti di informatica dell’Università di Alberta è riuscito però a decodificare, almeno in parte, questo misterioso manoscritto tanto oscuro che qualcuno ha anche proposto, scherzando (forse non troppo) che possa essere stato scritto sotto l’influsso di alieni arrivati sulla Terra, un’ipotesi che potremmo definire altamente speculativa per non dire altro.

Il gruppo di studiosi è arrivato a codificare in parte il testo e i disegni incomprensibili andando ad identificare il linguaggio utilizzato.
Secondo Grzegorz Kondrak, professore di informatica, si tratta di una vecchia forma di ebraico. Attraverso diversi algoritmi complicati, il professore, insieme ad uno studente, è riuscito a trovare varie combinazioni con alcune traduzioni linguistiche della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il documento più tradotto al mondo (è stato tradotto in almeno 370 lingue diverse).

Gli studiosi, oltre ad aver scoperto la lingua in cui il documento era stato scritto, hanno utilizzato uno speciale algoritmo, denominato Alphagram, per andare a tradurre letteralmente la prima parte del testo che parla di un sacerdote che dà alcune raccomandazione ad una donna, ad un uomo e al popolo.
Tuttavia ulteriori analisi andranno fatte, soprattutto da esperti di lingue ebraiche antiche nonché da esperti di storia onde andare a decodificare tutto il manoscritto.

Fonti e approfondimenti

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