
Un’interessante nuova ricerca condotta da scienziati dell’Università di Oslo mostra che durante le prime fasi della storia della Terra e soprattutto nell’antica crosta marziana potrebbero essersi formate in maniera autonoma cellule primitive sulle superfici minerali. Come spiega il comunicato, queste “protocellule” potrebbero essere state la base della vita che vediamo oggi sulla Terra e, forse, anche di un’eventuale forma di vita microbica nell’antico passato marziano. Lo studio è stato pubblicato su ChemSystemsChem.[1]
Tracce trovate anche su un meteorite marziano
Il team i ricercatori, che ha collaborato con colleghi dell’Università del Colorado e di quella di Copenhagen, è giunto alla conclusione che in varie sottili sezioni di alcune superfici minerali possono svilupparsi, in maniera autonoma, dei compartimenti prebiotici. Una di queste tracce è stata trovata anche sul meteorite marziano NWA 7533, un frammento di meteorite trovato nell’Africa nord-occidentale.
Esperimenti in laboratorio
I ricercatori hanno svolto anche degli esperimenti in laboratorio con delle goccioline lipidiche sospese nell’acqua. Facendole entrare in contatto con superfici naturali i ricercatori ottenevano risultati interessanti. Le osservazioni al microscopio ottico mostravano che i lipidi producevano strutture protocellulari spontaneamente sulle stesse superfici naturali. Non si tratta di vere cellule: sono agglomerati di compartimenti prebiotici, strutture tubolari di dimensioni nanometriche. Queste strutture possono rimanere sulle superfici naturali per giorni, in particolare nelle fratture dei minerali.
Serbatoio di energia intrinseca presente nelle stesse superfici
Questi lipidi sembrano “utilizzare” un serbatoio di energia intrinseca presente nelle stesse superfici in natura, un’energia molto abbondante nel corso della delle prime fasi della storia della Terra. Utilizzando questo apporto energetico, questi lipidi formano dei “gusci” di membrana dando il via ad una struttura che assomiglia a quella delle cellule. Questa fonte di energia presente sulle superfici naturali sembra poter provocare degli importanti riarrangiamenti molecolari e potrebbe aver avuto un ruolo molto importante nella formare le prime protocellule che poi hanno innescato la vita.
Cellule primitive potrebbero essersi formate anche su Marte
Risultati simili all’esperimento del laboratorio sono stati osservati dai ricercatori anche sul campione di meteorite proveniente da Marte. In sostanza questo studio suggerisce che cellule molto primitive potrebbero essersi formate anche su Marte. Le prove di questa affermazione potrebbero essere trovate già da missioni in corso, ad esempio quelle dei rover Perseverance e Ingenuity.
Teoria del “mondo dei lipidi”
Questa scoperta supportarla teoria del “mondo dei lipidi” e suggerisce la possibilità che essa possa essere applicata anche all’antico Marte. Secondo questo approccio i lipidi avrebbero svolto un ruolo molto importante nella primissima fase della nascita della vita sulla Terra. Oltre ad agevolare la formazione di compartimenti prebiotici, i lipidi potrebbero avere avuto ruoli altrettanto importanti come quello nella autoriproduzione collettiva e quello dell’eredità compositiva.