
Le provocazioni di Elon Musk a mezzo dei social network non finiscono di far discutere.
L’altro giorno il magnate e CEO di Tesla nonché di SpaceX ha pubblicato un breve tweet in cui proponeva di bombardare Marte per renderlo abitabile.
Bombe nucleari per attivare riscaldamento globale
Il bombardamento con bombe nucleari, secondo lo stesso Musk, infatti, potrebbe attivare una sorta di terraformazione con conseguente riscaldamento globale del pianeta rosso a seguito dell’immissione nell’atmosfera dell’anidride carbonica attualmente intrappolata nei ghiacci ai poli.
Musk chiarisce la sua proposta
Tuttavia il matematico e inventore Robert Walker ha deciso di analizzare la questione e in un post su Science 2.0 ha pubblicato la sua opinione.
Innanzitutto riprende il chiarimento fatto dallo stesso Musk, dopo il suo discusso tweet, riguardo a questa impresa titanica, chiarimento che è avvenuto durante un evento riguardante l’energia solare.
Quello che intendeva Musk era di costruire due fabbriche nucleari, una al polo sud e una al polo nord, che costituirebbero bombe nucleari e le farebbero esplodere in continuazione, “due piccoli soli” sui poli, come li definisce lo stesso Musk.
Queste esplosioni nucleari continue riscaldarebbero l’anidride carbonica congelata nei poli e la stessa si trasformerebbe in gas. Quest’ultimo aiuterebbe poi lo stesso pianeta a catturare il calore creando un effetto serra e rendendo dunque lo stesso pianeta più abitabile per gli esseri umani.
Bassa gravità e mancanza di magnetosfera
Al di là dell’aspetto fantascientifico della proposta, qualcuno ha fatto notare che la bassa gravità di Marte farebbe comunque fatica a trattenere questa atmosfera sottile e inoltre il pianeta rosso, mancando di una vera e propria magnetosfera, vedrebbe l’atmosfera piena di anidride carbonica svanire in poco tempo perché bombardata dalle particelle cariche del Sole.
In sostanza ci vorrebbero esplosioni atomiche continue ed incessanti.
3000 bombe nucleari al giorno, per sempre
Qualcosa di fantascientifico, come afferma Robert Walker secondo il quale dovrebbero esplodere almeno 3000 bombe nucleari ogni giorno, qualcosa che nessuna centrale nucleare, si suppone automatizzata, ipotizzabile sarebbe capace di allestire, anche solo a livello logistico.
Nessuno studio scientifico
Inoltre lo stesso matematico fa notare, cosa da non sottovalutare, che non c’è mai stato alcuno studio teorico riguardo al fatto che le armi nucleari possono “terraformare” un pianeta attivando un riscaldamento di dimensioni globali.
Aspetto etico
E questo senza contare l’aspetto etico che comunque l’umanità dovrebbe affrontare qualora si trovasse davvero un modo pratico per fare questa cosa.
Tuttavia la questione, secondo lo stesso matematico, rimane divertente così come restano interessanti alcune idee e proposte riguardo al processo di terraformazione del pianeta rosso.