I maschi di topo infettati dal parassita Toxoplasma possono mettere al mondo dei figli i quali possono avere problemi di salute, riguardante, in particolare, quella del cervello. I ricercatori dell’Istituto Walter ed Eliza Hall hanno eseguito, infatti, esperimenti sui topi scoprendo che lo sperma dei padri portava una sorta di firma epigenetica modificata che provocava dei problemi alla prole. Erano in particolare determinate molecole presenti nello sperma dei padri, denominate “piccolo RNA”, ad influenzare negativamente lo sviluppo così come il comportamento cerebrale dei figli.[1]
Eredità intergenerazionale
Questi cambiamenti epigenetici nei padri potrebbero, secondo i ricercatori, essere collegati a cambiamenti neuropsichiatrici non solo nei figli ma anche nei nipoti. Lo studio, pubblicato su Cell Reports, solleva dunque la questione se una “eredità intergenerazionale” come questa possa valere anche per gli esseri umani in quanto questo batterio, che di solito vive nei gatti ma anche in altri animali a sangue caldo, tra cui diversi da macello, può infettare anche l’uomo provocando in quest’ultimi la toxoplasmosi.[1]
Parassita della toxoplasmosi è uno dei più diffusi e comuni al mondo
Il parassita della toxoplasmosi è uno dei più diffusi e comuni al mondo. Alcune stime parlano addirittura di un livello di infezione della popolazione mondiale tra il 70 e l’80% mente altre stime sono più caute. Nella maggior parte dei casi, negli esseri umani, comunque, l’infezione non provoca particolari problemi ma essa può risultare pericolosa per le donne incinta, per i bambini e per tutti quei soggetti con livelli di immunità debole.[1]
Cambiamenti epigenetici a lungo termine in una serie di cellule
“È stato dimostrato che le infezioni da toxoplasma causano cambiamenti epigenetici a lungo termine in una serie di cellule intorno al nostro corpo. Si tratta di cambiamenti che non alterano la sequenza genetica del DNA, ma influenzano l’espressione genica, ovvero quali geni vengono attivati o spento”, spiega Chris Tonkin, professore associato all’Hall che ha collaborato con Shiraz Tyebji e con Anthony Hannan, professore al Florey Institute of Neuroscience and Mental Health.
D’altronde esistono altre tipologie di cambiamenti genetici dei padri, come fa notare lo stesso ricercatore, ad esempio quelli provocati da un trauma oppure dal fumo, che possono influenzare la salute dei figli. “Siamo rimasti sbalorditi nel vedere che anche la generazione successiva – i “nipoti” del maschio infetto originale – ha mostrato cambiamenti nel comportamento”, spiega Tyebji.[1]