Mattinieri più protetti da depressione e ansia secondo nuovo studio

Credito: Elf-Moondance, Pixabay, 6066308

L’orologio biologico naturale, quel “sistema” che regola i cosiddetti ritmi circadiani, è collegato alla depressione e al benessere. In quegli individui il cui il ritmo del sonno non agevola l’orologio biologico naturale il rischio di soffrire di depressione e in generale di avere livelli più bassi di benessere è più alto.[1]

Un nuovo studio, pubblicato su Molecular Psychiatry,[2] conferma anche che quelle persone che sono più mattiniere, e che molto probabilmente sono programmate a livello genetico per esserlo, sono maggiormente protette contro la depressione maggiore e in generale godono di un maggior benessere psicofisico. Secondo gli scienziati ciò è dovuto al fatto che la nostra società è stata progettata per essere attiva durante le ore di luce e quindi è più “allineata” con le persone più mattiniere.[1]

I ricercatori in questo caso hanno realizzato la mappa di 351 geni legati alle persone più mattiniere o a quelle più “nottambule”. Tramite un processo di randomizzazione mendeliana, i ricercatori hanno controllato gli eventuali collegamenti esistenti tra questi geni e varie caratteristiche relative al benessere alla salute mentale, tra cui la depressione maggiore. Gli stessi ricercatori si sono serviti anche delle risposte che i partecipanti allo studio (circa 450.000 persone adulte provenienti dalla Gran Bretagna) avevano fornito durante la raccolta dei dati.[1]

Infine hanno usato vari dati sul sonno, dati raccolti tramite attività di monitoraggio come quelle rese possibili dei dispositivi da polso. Alla fine scoprivano che le persone più “disallineate” rispetto all’orologio biologico interno mostravano probabilità più grandi di riferire di soffrire di depressione di ansia e in generale probabilità più grandi di avere un benessere più basso.
Secondo Jessica O’Loughlin, ricercatrice dell’Università di Exeter e una delle autrici principali dello studio, questi risultati possono trovare una spiegazione nel “fatto che le esigenze della società significano che i nottambuli hanno maggiori probabilità di sfidare i loro orologi biologici naturali, dovendo svegliarsi presto per andare al lavoro”.[1]

Note e approfondimenti

  1. Research news – Defying body clock linked to depression and lower wellbeing – University of Exeter (IA)
  2. Using Mendelian Randomisation methods to understand whether diurnal preference is causally related to mental health | Molecular Psychiatry (IA) (DOI: 10.1038/s41380-021-01157-3)
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