Mediterraneo invaso da rifiuti organici non depurati provenienti da fogne libiche

Un allarme è stato lanciato dal sindaco di Tripoli, Abdl Rauf Beitelmal, poi ripreso in un’intervista di Lorenzo Cremonesi sul sito del Corriere della Sera, riguardante il mancato funzionamento dei sistemi fognari della città e in generale delle zone intorno alla capitale libica.

Anche a causa della guerra civile che sta devastando il paese e dei forti flussi migratori con migliaia di persone che arrivano in Libia da altri paesi africani con il proposito di arrivare in Europa, il paese nordafricano sta avendo problemi enormi per quanto riguarda l’inquinamento.

Ma la questione più grave riguarda quella dei depuratori della capitale e della regione circostante. Secondo Beitelmal i depuratori avrebbero smesso da tempo di funzionare e non sarebbero dunque più in grado di filtrare le acque reflue.
Questo significa che una massa enorme di rifiuti organici non filtrati vengono riversati ogni giorno nel Mediterraneo.

Durante l’intervista si parla di 300.000 metri cubi di acque reflue ogni giorno per la sola regione di Tripoli e dintorni, circa metà delle intere acque reflue che il sistema fognario cittadino riceve dalle zone a sud della città e che non vengono depurate in alcun modo.
Un vero e proprio disastro ecologico che sta vedendo il Mar Mediterraneo riempirsi sempre di più, ogni giorno che passa, di rifiuti organici provenienti dalle fogne.

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