
Una scoperta riguardante i motivi per i quali meno si fa esercizio fisico più diventa difficile farlo è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Leeds. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Clinical Investigation.[2]
Esercizio diventa sempre più difficile se ne si fa di meno
I ricercatori hanno scoperto che disattivando una particolare proteina, denominata Piezo1, la densità dei capillari si riduce e quindi diminuisce la quantità del sangue trasportato ai muscoli. Questo è uno dei fattori che rende l’attività fisica più difficile e che porta di solito a ridurre lo stesso esercizio, come riferisce il comunicato dell’Università di Leeds.[1] Secondo i ricercatori ciò spiega perché l’esercizio diventa sempre più difficile se ne si fa sempre di meno.
L’esperimento sui topi
I ricercatori hanno fatto esperimenti sui topi. Hanno diviso i topi in due gruppi, uno di controllo e uno fatto da topi i cui livelli di Piezo1 venivano interrotti per un periodo di 10 settimane. I topi dovevano svolgere diversi esercizi fisici tra cui attività sulla ruota, arrampicata e corsa. I ricercatori notavano che gli animali con livelli di Piezo1 ridotti mostravano una riduzione notevole degli stessi livelli di attività fisica. In particolare topi con i livelli di questa proteina più bassi eseguivano un numero più basso di giri sulla ruota per ogni sessione e correvano più lentamente. Secondo i ricercatori nei topi con Piezo1 ridotta non sussisteva un desiderio più basso di fare attività fisica, semplicemente mostravano una capacità di esercizio ridotta.[1]
Livelli regolari di proteina Piezo1 importanti secondo scienziati
Secondo Fiona Bartoli, ricercatrice della Scuola di Medicina al Leeds, le modalità con le quali l’esercizio produce i suoi benefici nella fase iniziale, ossia a livello molecolare, non sono ancora ben chiare. Secondo la ricercatrice, far sì che i livelli di Piezo1 siano regolari potrebbe essere un fattore cruciale per le prestazioni fisiche dunque per la salute dell’individuo.[1]