Se non si tratta di un approccio di studio che potrebbe portare un giorno alla realizzazione degli androidi avanzati che si possono vedere nella saga di Terminator, poco ci manca. Un gruppo di ricercatori dell’università del Sussex e dell’Università di Swansea è riuscito a trasformare il metallo liquido in forme fisiche applicando cariche elettriche al fine di manipolarlo. Nello specifico, i ricercatori sono stati in grado di realizzare semplici forme come lettere e cuori.
La ricerca potrebbe aprire concrete possibilità nel creare nuove forme da sfruttare nel campo della robotica. Tuttavia scene come quelle che si sono viste in Terminator 2 o Terminator 3, in cui gli androidi si formano autonomamente da una pozzanghera di metallo liquido sono ancora lungi dal divenire realtà.
Secondo Yutaka Tokuda, uno degli autori della ricerca, “Questa è una nuova classe di materiali programmabili in uno stato liquido che può trasformarsi dinamicamente da una semplice forma a gocce a molte altre geometrie complesse in modo controllabile”.
I campi elettrici che poi vengono utilizzati per realizzare le forme dalla metallo liquido sono infatti creati preventivamente con un computer: questo significa che possono essere programmati più o meno piacimento.
Queste prime ricerche sono risultate abbastanza convincenti tanto che gli stessi scienziati si sono dichiarati stimolati ad esplorare potenziali applicazioni anche in altri campi quali l’elettronica intelligente, i display flessibili e la cosiddetta robotica morbida (robot o macchinari non condizionati da strutture rigide).
Secondo il professor Sriram Subramanian, dell’Università del Sussex, altro autore della ricerca, “I metalli liquidi sono una classe di materiali estremamente promettenti per applicazioni deformabili; le loro proprietà uniche includono la tensione superficiale controllata dal voltaggio, una elevata conduttività dello stato liquido e e una transizione da solido a liquido a temperatura ambiente”.