Un gruppo di ricercatori dell’Università del Michigan ha sviluppato un nuovo metodo, che si basa sull’utilizzo di un laser, per rilevare esplosivi e gas pericolosi in maniera rapida e soprattutto dare modo, dunque senza pericolo alcuno per il personale impiegato nella rilevazione.
Si tratta di un metodo che, secondo gli stessi ricercatori, potrebbe essere in maniera relativamente facile utilizzato negli aeroporti, sui campi di battaglia dei militari o in tutte quelle situazioni in cui bisogna rilevare sostanze pericolose o inquinanti.
Lo studio, pubblicato su Science, è stato guidato dai due fisici Steven Cundiff e Bachana Lomsadze.
Questo nuovo metodo in realtà combina due tecniche: la prima è la spettroscopia a risonanza magnetica nucleare, una tecnica che utilizza le frequenze radio per andare ad identificare la struttura stessa delle molecole, mentre la seconda è la spettroscopia coerente multi-dimensionale (multi-dimensional coherent o MDCS), che utilizza degli impulsi laser ultra corti al fine di andare ad identificare varie tipologie di gas come se fossero codice a barre.
Secondo i ricercatori, tramite questo nuovo metodo sarà possibile accorciare di moltissimo la durata del rilevamento (si parla di circa 15 minuti contro le ore che ci vogliono con i metodi tradizionali).
Secondo Cundiff “questo approccio potrebbe permettere alla tecnica della spettroscopia coerente multidimensionale di uscire dal laboratorio e di essere utilizzata per applicazioni pratiche come la rilevazione di esplosivi o il monitoraggio dei costituenti atmosferici”.