Metodo rivoluzionario individua parassiti negli alberi in meno di due ore

Il professor Richard Hamelin dell'Università della Columbia britannica che testa il suo nuovo dispositivo negli alberi di una foresta (credito: news.ubc.ca:

Uno nuovo metodo per individuare i parassiti presenti all’interno degli alberi, definito come efficace, economico e veloce, è stato sviluppato da un ricercatore dell’Università della Columbia britannica, il professor Richard Hamelin.
Individuare la presenza di parassiti all’interno degli alberi, ad esempio le falene zingare asiatiche oppure funghi microscopici patogeni, risulta infatti sempre molto difficile e non sempre l’individuazione può essere effettuata con metodi veloci ed economici, cosa che molto spesso può portare ad una rinuncia nello stesso tentativo di individuazione dei patogeni distruttivi per piante ed alberi.

Il nuovo metodo si affida sulla rilevazione rapida del DNA e permette l’individuazione di un qualunque parassita o agente patogeno conosciuto all’interno di un tronco in meno di due ore e senza l’utilizzo di particolari o complicati processi, ad esempio di natura chimica.
Si tratta di una individuazione che con i normali test può portare via anche diversi giorni in quanto bisogna portare il campione ad un laboratorio.

Parliamo di patogeni, tra insetti, funghi e parassiti di altro tipo, che hanno il potenziale di decimare intere foreste e di portare al disboscamento di interi parchi ed aree protette.
Il metodo prevede che piccole parti delle foglie o dei rami dell’albero vengano fatti cadere in un tubo. Da qui finiscono in un piccolo dispositivo, alimentato con una batteria, che ne controlla i frammenti di DNA per capire se qualcuno corrisponde al materiale genomico di un parassita.

Il risultato può essere visualizzato dopo poco più di due ore su un comune smartphone. Questo significa che tutto il processo può essere eseguito anche in loco, tra gli alberi.
“Siamo in grado di analizzare fino a nove campioni della stessa specie o di specie diverse alla volta, ed è tutto abbastanza leggero – il termociclatore pesa solo 1,3 chili – per adattarsi allo zaino”, spiega Hamelin il quale aggiunge che il metodo ha una precisione di quasi il 100%.

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