L’inquinamento da microplastica nel mare e sulle spiagge può essere un bel problema per i granchi della sabbia (Emerita analoga), piccoli crostacei che possono essere trovati nella sabbia delle spiagge soprattutto nel nord e nel Sudamerica.
Questo granchio si è ben adattato a vivere nella sabbia. La sua stessa forma del corpo, una forma a cupola allungata, è progettata per scavare velocemente nella sabbia e anche le antenne hanno la lunghezza necessaria affinché possano sporgere sopra la superficie della sabbia stessa. Si nutre di plancton che assimila filtrando l’acqua stessa sul bagnasciuga.
Secondo i ricercatori dell’Università Statale di Portland, questi animali soffrono di una mortalità maggiore e di un successo riproduttivo minore se esposti alla microplastiche.
Le cosiddette “microplastiche” sono microfibre di plastica derivanti dall’inquinamento provocato da questo materiale.
I granchi della sabbia assimilano queste microscopiche fibre filtrando le particelle d’acqua. Dato che granchi della sabbia sono molto importanti per quanto riguarda gli ecosistemi a cui appartengono, ciò può rappresentare un grosso problema. Ad esempio granchi della sabbia sono una delle prede preferite degli uccelli costieri, dei pesci che vivono intorno alle coste e di vari mammiferi marini.
Assimilando un maggior numero di fibre di microplastiche nel proprio corpo, questi granchi devono subire una mortalità maggiore e vedono diminuire anche il numero dei giorni in cui le femmine possono tenere le uova vive o vitali, cosa che influisce enormemente anche sui tassi di riproduzione.
Inoltre le stesse microplastiche, come hanno scoperto i ricercatori, possono abbassare anche i tassi di sviluppo embrionale di questi crostacei.