
Un gruppo di ricerca ha studiato come microorganismi di acqua dolce si spostassero da corpi acquosi ad altri divisi tra loro da ampie fasce desertiche. In particolare gli studiosi hanno analizzato gli spostamenti in oltre 300 siti dei microrganismi acquatici da un corpo acquoso ad un altro nel deserto del chihuahua.
Era impossibile che venissero spostati dall’acqua in quanto i corpi acquosi erano separati e non comunicavano tra loro. Risultava anche possibile che venissero trasportati da altri animali. L’unica altra soluzione che vedeva questi microrganismi invertebrati superare quelle per loro erano enormi e vaste zone desertiche risiedeva nel vento, come sono riusciti a dimostrare tramite simulazioni laboratorio.
Dopo aver prelevato vari campioni di polvere desertica hanno inserito all’interno di questi ultimi vari microinvertebrati in fasi dormienti e di sviluppo. Realizzando una tempesta di vento simulata, gli scienziati si sono accorti che questi microrganismi potevano effettivamente sopravvivere ma anche spostarsi trasportati dal vento su lunghe distanze, come specificato anche Thomas E. Gill dell’Università del Texas a El Paso (UTEP), uno degli autori della ricerca: i microrganismi, fatti passare attraverso una galleria del vento per simulare una tempesta ventosa, riuscivano a sopravvivere volando letteralmente traverso l’atmosfera.
Una cosa che forse possono fare nel deserto anche per centinaia di chilometri per poi risvegliarsi una volta ritrovatisi di nuovo in un banco d’acqua. Un metodo effettivo per colonizzare nuove aree altrimenti inaccessibili per questi piccoli e minuscoli invertebrati d’acqua.
Fonti e approfondimenti
- UTEP Team Finds How Wind Moves Microinvertebrates Across Desert (IA)
- Evidence for regional aeolian transport of freshwater micrometazoans in arid regions – Rivas – 2018 – Limnology and Oceanography Letters – Wiley Online Library (DOI: 10.1002/lol2.10072) (IA)
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