Microrobot che, una volta innestati nel corpo, possono rigenerare la cartilagine del ginocchio, almeno nei conigli: è questo il risultato raggiunto da alcuni ricercatori di vari istituti cinesi e di uno coreano che hanno pubblicato il proprio studio su Science Advances.
Uno dei disturbi più comuni delle persone anziane è la degenerazione della cartilagine, in special modo nei fianchi e nelle ginocchia. Il trattamento più comune, ad oggi, è quello di sostituire l’articolazione del ginocchio oppure dell’anca con dispositivi artificiali.
Si tratta di un problema abbastanza grave considerando anche che le popolazioni nel mondo stanno invecchiando sempre più e quindi problemi come questi, relativi alle cartilagini, sono sempre più diffusi.
Già ricerche precedenti, però, avevano dimostrato che le cellule staminali mesenchimali, quelle presenti nel midollo osseo e nel grasso, possono essere trasformate in cellule della cartilagine in laboratorio e possono essere utilizzate anche per riparare la cartilagine danneggiata.
Tuttavia la sfida è stata proprio innestare queste speciali cellule nel corpo e tenerle nella giusta posizione per farle attaccare al tessuto circostante e innescare la ricrescita della cartilagine.
Sembra che ricercatori cinesi e coreani siano riusciti proprio in questo: hanno creato minuscole sfere vuote con dei fori fatte da un polimero denominato PLGA o acido poli(lattico-co-glicolico). Queste piccole sfere sono poi state cosparse con una miscela di ferumoxytolo (ossido di ferro) e chitosano (uno zucchero).
Le stesse palline sono poi state riempite con cellule staminali mesenchimali precedentemente coltivate in laboratorio.
Infine le stesse palline sono state inserite nelle ginocchia di vari conigli con cartilagine danneggiata. Per mantenerle in posizione sono poi stati utilizzati dei magneti dall’esterno del corpo.
Dopo tre settimane i ricercatori notavano che la cartilagine delle ginocchia dei conigli mostrava dei segni di ringiovanimento e allo stesso tempo le palline si stavano svuotando.
Ora i ricercatori vogliono eseguire test su animali dotati di ginocchia più simili a quelli degli umani per comprendere se una tecnica del genere possa essere usata anche sulle persone.