
Vescicole artificiali che potrebbero sostituire quelle “tradizionali”, le quali sono fatte da composti organici insolubili in acqua denominati lipidi, sono state create da un team di ricercatori dell’Università di Buffalo. Simili a delle piccole bollicine, potrebbero essere utilizzate in tutti quei comparti in cui c’è bisogno di fasi di micro stoccaggio biologico nonché di trasporto a livello molecolare.
Oltre ad applicazioni di tipo biotecnologico, questa scoperta potrebbe in realtà essere utile anche per una nuova comprensione della stessa biologia cellulare di base, secondo quanto spiega Priya Banerjee, professoressa di fisica del College of Arts and Sciences ed una delle autrici dello studio nonché del relativo progetto.
Secondo la ricercatrice, queste piccole microsfere inizialmente vuote agiscono proprio come le vescicole lipidiche che da anni si utilizzano in bioingegneria. Solo che non sono fatte da lipidi e ciò porta a diversi vantaggi.
Ad esempio potrebbero essere inviate direttamente all’interno delle cellule per “missioni di salvataggio” durante le quali potrebbero rilasciare biomolecole o in qualche modo alterare l’ambiente subcellulare, come spiega Davit Potoyan, professore di chimica dell’Università Statale dello Iowa ed altro autore dello studio.
Inoltre stiamo parlando di elementi che difficilmente potrebbero risultare tossici per il corpo in quanto queste piccole vescicole sono fatte perlopiù da proteine e acidi nucleici che si possono trovare in natura.
Lo studio è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.