Microsoft: assistenti digitali del futuro saranno i nostri alter ego

Secondo Brad Smith ed Harry Shum di Microsoft (il primo presidente, il secondo responsabile dei progetti sulla intelligenza artificiale) gli assistenti digitali, ossia quelle simpatiche vocine che ci rispondono dallo smartphone quando gli chiediamo di raccontarci una barzelletta, in futuro saranno i nostri alter ego.
I due, che insieme hanno scritto The Future Computed, un libro sull’intelligenza artificiale, in una lunga intervista a Business Insider (vedi il link più sotto) fanno diverse considerazioni sullo sviluppo della intelligenza artificiale nei prossimi 20 anni e una delle più interessanti è relativa proprio allo sviluppo, che secondo i due sarà vertiginoso, riguardo i software che attualmente fanno da assistenti digitali nei dispositivi mobili.

Tra 20 anni questi software si riveleranno vere e proprie intelligenze artificiali che potranno svolgere molti di quei compiti “da ufficio” o di rappresentanza e che non richiedono la presenza fisica delle persone. Anziché perdere tempo in collegamenti con Skype, già di per sé qualcosa di molto tecnologico che rappresentava il futuro lavorativo solo 20 anni fa, in futuro lasceremo che i nostri assistenti digitali prendano il nostro posto, ad esempio durante una riunione, o che svolgano un ruolo da vera e propria segretaria.

Sebbene il futuro risulti sempre difficile da predire, soprattutto in campo tecnologico, una cosa su cui Shum e Smith sembrano fermamente d’accordo è proprio l’applicazione dell’intelligenza artificiale nei software degli assistenti digitali, vere e proprie persone senza una controparte fisica che sapranno tutto dell’utente “padrone” e che, con i vari permessi, presumibilmente su più livelli, loro accordati, potranno eseguire compiti in una prospettiva che per oggi sembra ancora fantascienza.

Fonti e approfondimenti

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