Mini cervelli creati in laboratorio con DNA con tracce di Neanderthal

Per capire come i Neanderthal si relazionarono con gli umani moderni, un team di ricercatori sta tentando di far crescere grumi di tessuto cerebrale partendo da cellule staminali umani che contengono proteine e DNA di Neanderthal.
Gli esseri umani moderni, infatti, trasportano geni anche di Neanderthal ed è già da diversi anni che è accettata l’idea che gli stessi Neanderthal si siano incrociati con i nostri antenati già diverse decine di migliaia di anni fa, in particolare in Europa.

Secondo quanto spiega Grayson Camp, lo scienziato leader del gruppo di ricerca dell’Istituto di Oftalmologia Molecolare e Clinica di Basilea,gli stessi ricercatori erano curiosi di capire quanto del genoma neandertaliano poteva essere analizzato ed esplorato se si poteva avere accesso alle cellule staminali delle persone “giuste”.

Si tratta naturalmente di un esperimento che rappresenta una fase molto precoce di questa tipologia di ricerca ma i ricercatori credono che potrebbe essere d’aiuto per comprendere le differenze genetiche soprattutto cognitive tra noi umani e i Neanderthal.
Lo studio descrive come i ricercatori hanno utilizzato le cellule staminali pluripotenti indotte dall’uomo per sviluppare degli organoidi cerebrali, considerabili come dei mini cervelli in 3D del tessuto cerebrale piccoli solo pochi millimetri.

Hanno in pratica utilizzato, per costruire questi “mini cervelli”, cellule umane che hanno al proprio interno DNA di Neanderthal. I risultati sono stati pubblicati su Cell Stem Reports.

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