Mirtilli, scoperto effetto sul cervello degli anziani

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Un nuovo studio conferma ancora una volta l’apporto benefico da parte dei mirtilli sul corpo umano. La nuova ricerca, realizzata da scienziati del Centro di ricerca sulla nutrizione umana e sull’invecchiamento della Tufts University, Boston, e dell’Illinois Institute of Technology, Chicago, si concentra stavolta sui benefici relativi al cervello, al potenziamento cognitivo degli anziani in particolare.[1]

L’esperimento

I ricercatori hanno infatti condotto uno studio su 38 persone anziane con un’età compresa tra i 60 e i 75 anni. Ad una parte dei soggetti veniva fatta consumare una quantità di mirtilli liofilizzati equivalente ad una tazza di mirtilli freschi. Venivano poi raccolti campioni di sangue sia a digiuno che due ore dopo la colazione prima dell’inizio del trattamento, a metà della durata del trattamento e alla fine del trattamento (durato 90 giorni). Intanto venivano effettuati anche test cognitivi.[1]

I risultati

I ricercatori notavano l’alterazione di una serie di composti (tra cui acido ippurico, acido siringico, floroglucinaldeide e altri) nei soggetti dopo 90 giorni di consumo di mirtilli rispetto ai soggetti del gruppo di controllo. Notavano inoltre dei netti miglioramenti nei test cognitivi. Secondo i ricercatori si tratta di risultati che dimostrano che l’aggiunta di mirtilli alla propria dieta da parte degli anziani può favorire una benefica alterazione dei livelli di composti fenolici circolanti nel corpo e quindi ad un miglioramento nella funzione cognitiva e nella memoria. Il meccanismo con il quale i composti all’interno dei mirtilli agiscono su queste caratteristiche del cervello umano, però, non è stato ancora scoperto, come ammettono i ricercatori dello studio.[1]

Invecchiamento del corpo umano

L’invecchiamento del corpo umano, infatti, può determinare spesso un declino parallelo della funzione cognitiva e ciò può portare, a sua volta, ad un parallelo deterioramento della qualità della vita e quindi ad un bisogno più grande, da parte degli stessi anziani, di cure. Studi in passato condotti sui dati avevano già dimostrato che i polifenoli di alimenti come le bacche sono collegabili ad un miglioramento delle prestazioni cognitive e in particolare i mirtilli sembrano avere anche degli effetti neuroprotettivi.[1]

Note e approfondimenti

  1. Blueberry phenolics are associated with cognitive enhancement in supplemented healthy older adults – Food & Function (RSC Publishing) DOI:10.1039/D0FO02125C (IA) (DOI: 10.1039/D0FO02125C)
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