Una serie di scosse anomale hanno attraversato un po’ tutto il mondo la mattina dell’11 novembre 2018, secondo quanto descritto sul sito del National Geographic. Secondo il report, le scosse sono iniziate a circa 25 km al largo delle coste delle isole di Mayotte, un’isola francese tra l’Africa e la punta settentrionale del Madagascar.
Queste scosse hanno poi attraversato l’Africa e vari oceani arrivando persino in Nuova Zelanda, in Canada e nelle Hawaii, ossia ad oltre 17.000 km di distanza.
Durate più di 20 minuti, non sono state percepite, a quanto pare, da nessun essere umano ma solo dai sismografi, come quelli dell’US Geological Survey. Geologi e ricercatori sparsi per il mondo hanno quindi cercato di scoprire la verità dietro a questa serie di scosse e c’è già chi ha parlato di meteoriti oppure di eruzioni di vulcani sottomarini.
Göran Ekström, un sismologo della Columbia University, che ha già avuto a che fare in passato con terremoti inusuali, dichiara di non aver visto nulla del genere. Si tratta di onde lente, a bassa frequenza, che gli scienziati denominano “monocromatiche” in quanto non c’è stato un grande terremoto che le abbia fatte partire.
I sismografi hanno rilevato una sorta di zig-zag pulito dominato da un solo tipo di onda che impiegava circa 17 secondi per essere ripetuta: “È come se avessi gli occhiali colorati e se stessi vedendo solo il rosso o qualcosa del genere”, dichiara a National Geographic Anthony Lomax, un sismologo.
Secondo il French Geological Survey (BRGM) potrebbe essersi aperto un nuovo centro di attività vulcanica al largo della isola Mayotte. Tuttavia relativamente a quest’area ci sono molte cose sconosciute in quanto essa si trova ai margini delle mappe geologiche tuttora in possesso dei sismologi e dei geologi.
Secondo Ekström il tutto potrebbe essere stato causato da un terremoto relativamente forte, intorno ad una magnitudo 5, passato perlopiù inosservato in quanto “lento”, ossia un terremoto caratterizzato da un rilascio graduale di energia,fase che può allungarsi anche per diversi minuti o ore se non giorni addirittura. La deformazione del sottosuolo avviene dunque non come una scossa. Si tratta di fenomeni spesso associate all’attività vulcanica.
Oltre ad una eventuale eruzione sottomarina nei pressi dell’isola, le altre ipotesi ruotano intorno alla eventuale risonanza in una camera di magma innescata da qualche spostamento del sottosuolo. Inoltre le strane onde potrebbero essere dovute, almeno in parte, alle rocce e ai sedimenti circostanti che, con una particolare conformazione, le hanno filtrate lasciando poi passare solo quella specifica onda di 17 secondi.
This is the recording of the ~09:30 UTC Southern Indian Ocean event from Kilima Mbogo, Kenya. The signal has had a highpass filter applied to it at 0.01 Hz, 0.05 Hz, 0.1 Hz & 0.2 Hz respectively. As can be seen the signal is very low frequency @stevenjgibbons @ALomaxNet pic.twitter.com/UnAYW4mf1q
— Jamie Gurney (@UKEQ_Bulletin) 11 novembre 2018