Mistero della materia “normale” mancante nell’universo risolto?

Andrey Kravtsov (The University of Chicago) and Anatoly Klypin (New Mexico State University)

Quando si parla di materia misteriosa che non si riesce ad individuare nello spazio spesso si pensa alla materia oscura oppure all’energia oscura, due componenti pressoché invisibili che da sole rappresentano oltre il 90% della materia/energia costituente l’universo stesso. Tuttavia c’è un pezzo di universo fatto di materia “normale” ancora non individuato.

Secondo gli scienziati, infatti, non siamo riusciti ancora ad individuare almeno un buon 50% della materia visibile che compone l’universo. Questa materia è fatta da particelle barioniche, ovvero particelle subatomiche che includono protoni e neutroni, dunque particelle considerabili come usuali.
La materia oscura barionica fa parte di quella piccola percentuale di universo che consideriamo come “materia normale”, ossia quella che compone tutto ciò che, almeno in teoria, possiamo vedere (stelle, pianeti, gli oggetti che ci circondano, eccetera).

Fino ad ora, nessuno strumento, neanche il più complesso, è mai stato in grado di individuare questa materia mancante. Secondo una delle teorie, si tratta di gas non luminoso che fa da collegamento tra le galassie.
Una nuova ricerca, portata avanti da due squadre separate di scienziati, confermerebbe quest’ultima ipotesi e potrebbe aver trovato la risposta al mistero.
Secondo Hideki Tanimura dell’Istituto di Astrofisica Spaziale di Orsay, Francia, uno degli autori dei due studi indipendenti, il problema dei barioni mancanti è stato infatti risolto.

Gli scienziati hanno utilizzato un fenomeno denominato effetto Sunyaev-Zel’dovich che si verifica al passaggio della luce originata dal Bang Bang attraverso un gas ionizzato, di solito quello che si trova negli ammassi di galassie.
In questo percorso, la luce “perde” alcuni elettroni distribuendoli nel gas e lasciando una traccia che, tra l’altro, va a comporre quella che conosciamo come radiazione cosmica di fondo.

In particolare, le due squadre di ricercatori hanno selezionato varie migliaia di coppie di galassie, prelevandole dallo Sloan Digital Sky Survey, che si supponeva fossero collegate da materia barionica, quella non individuabile. A seguito della ricerca, sono state trovate prove definitive, e a quanto pare inconfutabili, di questi filamenti di gas tra le galassie.
Si tratta della prima volta in cui sono state trovate definizioni definitive riguardo la materia barionica mancante nell’universo.

Fonti e approfondimenti

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