
Un “mix” di betadine e gel colloidale d’argento può essere molto utile per uccidere i batteri infettivi, in particolare quelli che agiscono sulle ferite, secondo uno studio realizzato da un team di ricercatori del Texas Tech University Health Sciences Center, secondo quanto riferisce un nuovo comunicato dell’Association for Professionals in Infection Control (APIC).
Infezioni delle ferite
Lo studio è stato realizzato da Jonathan Kopel, un ricercatore che spiega che le infezioni delle ferite ancora oggi rappresentano un problema molto serio, soprattutto quando le ferite derivano da ustioni estese.[1]
Questo studio è il primo, spiega il ricercatore, che valuta l’utilizzo del betadine da sola oppure in connubio con il gel colloidale d’argento per quanto riguarda il contrasto ai batteri e la crescita delle biopellicole che li supportano.[1]
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Lo studio sull’inibizione batterica
I ricercatori hanno analizzato gli effetti della combinazione di betadine al 5% e Ag-gel (un gel antimicrobico colloidale a base d’argento) su cinque ceppi batterici in laboratorio: Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae, Staphylococcus epidermidis, Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA). Scoprivano che la combinazione forniva “un’inibizione completa (100%) di tutti e cinque i ceppi batterici testati”, come riferito nel comunicato. La sola applicazione del 5% di betadine mostrava poca inibizione per il P aeruginosa e, negli scenari migliori, un’inibizione di circa 90% degli altri quattro ceppi. L’Ag-gel da solo, invece, inibiva il 100% della crescita batterica e di tutti i ceppi tranne il K pneumoniae (che invece veniva ucciso al 100% da betadine e l’Ag-gel combinati).[1]
Migliorare la prevenzione e il trattamento delle infezioni
“Le infezioni delle ferite continuano a essere una sfida significativa per i professionisti medici e i pazienti, portando ogni anno a un aumento della morbilità, della mortalità e dei costi sanitari”, spiega il comunicato Linda Dickey, presidentessa dell’APIC 2022. “Questo studio fornisce nuovi importanti risultati che potrebbero aiutare a migliorare la prevenzione e il trattamento delle infezioni per ridurre questo onere”.[1]