I ligandi sono messaggeri proteici che contribuiscono a mantenere in buona salute importanti organi e strutture del nostro corpo come polmoni, vasi sanguigni e ossa. I ligandi si legano infatti a recettori che si trovano sulla superficie delle cellule regolando i processi biologici. Se questi messaggi non vengono portati a destinazione o si confondono, possono nascere varie patologie.
Modificando proprio ligandi tramite sofisticate tecniche di ingegneria molecolare, un team di ricercatori di Stanford ha ottenuto due risultati definiti nel comunicato stampa come “sorprendentemente diversi”. Innanzitutto le modifiche, che vedevano il cambiamento degli amminoacidi, causavano la rigenerazione delle cellule neuronali. Inoltre inibivano la crescita del tumore polmonare.
I risultati, ottenuti tramite esperimenti condotti sui ratti e su cellule umane in laboratorio, e non direttamente su esseri umani, sono stati descritti in uno studio apparso su Proceedings of the National Academy of Sciences.
“Speriamo che un giorno queste proteine possano essere usate per trattare malattie neurodegenerative, così come i tumori e altri disturbi come l’osteoporosi e l’aterosclerosi”, spiega Jennifer Cochran, bioingegnere di Stanford che ha guidato il team di ricercatori.